De Girolamo: Donne di Scampia spacciano e venderebbero l’utero
Bufera su Nunzia De Girolamo dopo le sue parole sull’utero in affitto nella puntata di Piazzapulita del 15 settembre 2022. Per la De Girolamo le donne di Scampia spacciano droga e venderebbero l’utero. Una frase razzista che continua con lo stereotipo che vuole i cittadini della zona nord di Napoli affiliati all’illegalità e alla criminalità. Una cosa falsa, visto che la maggiorana sono persone perbene e lavoratori.
La De Girolamo ha dichiarato: “Sono assolutamente contraria alla gestazione per altri, ma sono contraria per etero e omosessuali. Perché vengo da una regione dove già mi immagino a Scampia, dove le donne smettono di spacciare hashish e incominciano a spacciare l’utero. Sono terrorizzata dalle storture di questo Paese”. La maggioranza dei cittadini sono terrorizzati dalla poco intelligenza della De Girolamo. La cosa drammatica è che la donna di Benevento ha potuto dire una assurdità del genere senza che qualcuno l’abbia interrotta o contradetta. La De Girolamo è stata una deputata dal 2008 al 2018 e ministra nel governo Letta dal 28 aprile 2013 al 27 gennaio 2014. Per la cronaca, era Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
La De Girolamo ci fa capire che chiunque può fare politica, anche chi dice baggianate razziste in prima serata. Dire che le donne di Scampia spacciano e venderebbero l’utero è diffamante, denigratorio e irrispettoso. Del resto, cosa potevamo aspettarci dalla De Girolamo? Una che conduce il programma demenziale “Ciao Maschio” su Rai 1. L'assessore al Welfare al Comune di Napoli, Luca Trapanase, in un post su Facebook scrive: “Alle sue parole ho sentito il dolore di Scampia bruciarmi nelle vene. Chiedo a Nunzia De Girolamo di scusarsi pubblicamente con le donne di Scampia, che non meritano di certo le sue parole di disprezzo, semmai sostegno e incoraggiamento a non mollare e resistere”. La De Girolamo è un altro effetto collaterale di Silvio Berlusconi. Scampia è uno dei quartieri di Napoli che ha pagato il prezzo più caro a causa dell’abbandono delle periferie da parte delle Istituzioni, ma che sta rinascendo grazie ai cittadini.
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