Governo Meloni incentiva evasione fiscale

Il governo Meloni vuole alzare il tetto al contante a 10 mila euro. Si incentiva l'evasione. La premier dice che il salario minimo non è la soluzione.

Giorgia MeloniE’ partito nel peggior modo possibile il governo Meloni. L’inflazione è alle stelle e il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto, ma per la premier Giorgia Meloni e i suoi ministri il vero problema è il tetto al contante. La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto al contante da 2 mila a 10 mila euro. Il governo Meloni incentiva l’evasione fiscale.

La premier Meloni ha annunciato che perseguiteranno solo i grandi evasori. Ed è in arrivo pure una pace fiscale per fare un regalo di Natale ai “furbetti” del fisco. Più che un governo della Repubblica d’Italia sembrano i santi patroni degli evasori fiscali. “Confermo che metteremo mano al tetto al contante che tra l’altro penalizza i più poveri”. Questo non è un post di Lercio, ma quello che ha detto la premier Meloni. Dire che il tetto al contante penalizza i poveri significa prendere per i fondelli i cittadini. La premier Meloni ha aggiunto: “In questi anni abbiamo assistito a una discussione ideologica collegandolo al tema dell’evasione fiscale ma non c’è correlazione fra l’intensità del limite al contante e la diffusione dell’economia sommersa”. Una baggianata colossale. L’evasione fiscale si fa con il contante. Alzare a 10 mila euro il tetto al contante comporti il rischio di alimentare economia sommersa, mercato nero ed evasione fiscale. Esattamente il contrario di quanto sostenuto dal governo di centro destra.

Salario minimo non è soluzione

La premier Meloni dice che il salario minimo non è la soluzione. E con l’abolizione del Reddito di cittadinanza, i poveracci saranno costretti a lavorare per 3 euro all’ora nella migliore delle ipotesi. Questo provocherà come effetto collaterale un aumento dei lavoratori poveri, ovvero gente che non arriva alla fine del mese nonostante uno stipendio. Il governo Meloni fa gli interessi degli schiavisti, non se ne frega un tubo della maggioranza dei cittadini. Tutti esaltano la prima premier donna in Italia, io invece prevedo disastri. Basta andare a vedere quello che stanno combinando la Lagarde al Fondo Monetario Internazionale e la von der Leyen alla Commissione UE. In Unione Europea hanno il salario minimo 21 Paesi su 27. Tra chi non ce l’ha, oltre all’Italia, abbiamo Danimarca, Svezia, Finlandia, Austria e Cipro. Pure Spagna, Portogallo e Grecia hanno il salario minimo. Ma forse siamo bravi noi e stupidi loro. In Germania esiste da pochi anni e i salari minimi sono aumentati del 50%.

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