Lavoro da 3,5 euro all’ora

Un'offerta di lavoro indecente da 3,5 euro all'ora. 42 ore settimanali senza giorno di riposo. Il lavoro non sconfigge la povertà.

Una commessaLa povertà si sconfigge con il lavoro. Giorgia Meloni sta facendo la guerra al Reddito di cittadinanza da quando è stato introdotto nel 2019. Il nuovo governo di centrodestra modificherà la misura anti-povertà costringendo tanti poveracci ad accettare un lavoro da 3,5 euro all’ora. Il sussidio rimarrà solo per gli inabili al lavoro, mentre gli altri poveri dovranno farsi sfruttare per pochi euro all’ora.

Continuano ad apparire sul web offerte di lavoro indecenti. L’ultima riguarda un annuncio pubblicato da un negozio del parco commerciale “Grande Sud” di Giugliano. Il datore di lavoro “schiavista” cerca una commessa dai 18 ai 25 anni che svolga 42 ore di lavoro alla settimana per 150 euro. Una paga di 3,5 euro all’ora. Un miseria, in pratica. Non è previsto nemmeno il giorno di riposo settimanale previsto da tutti i contratti di lavoro. La povera commessa dovrebbe lavorare sette giorni su sette per 600 euro mensili. Non cerca un lavoratore, ma uno schiavo. Forse il datore di lavoro crede di essere in Qatar. Una paga da 3,5 euro all’ora. Una persona guadagna di più se si mette fuori al centro commerciale a chiedere l’elemosina. Una domanda sorge spontanea: dove sono gli ispettori di lavoro? L’Italia è il Paese dell’illegalità. Gli imprenditori offrono stipendi miseri e poi si lamentano di non trovare personale a causa del Reddito di cittadinanza. Nel settore privato c’è l’illegalità diffusa, tanto nessuno controlla. Ormai si fa prima a contare le attività in regola che quelle che evadono fisco, contributi e sfruttano i dipendenti.

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