Sgravi per assunzioni under 35

Il governo Meloni conferma gli sgravi per le imprese che assumono giovani e donne under 35. Continua l’apartheid lavorativo in Italia.

Una giovane donna al lavoroIl governo Meloni ha presentato la manovra di bilancio per il 2023. Tonano nuovamente le decontribuzioni per le imprese che assumono nuovo personale e una riduzione graduale del Reddito di cittadinanza. La prima manovra del governo Meloni vale 35 miliardi di euro. Gli sgravi riguardano le assunzioni di under 35 e per le aziende che fanno firmare un contratto ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro (e che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età), è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. I percettori di Reddito di cittadinanza saranno obbligati a frequentare un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata di almeno 6 mesi. Il sussidio decade nel caso si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua. Dal 1 gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà cancellato per coloro che possono lavorare. Come andranno avanti chi non trova un lavoro? Non si sa. Il governo Meloni crede che bastono degli sgravi per incentivare le imprese ad assumere i percettori di Reddito di cittadinanza. E’ ormai noto che questa categoria di persone difficilmente può essere occupabile in modo lecito, vale a dire con un contratto regolare. Le imprese li fanno lavorare solo se possono sfruttarli per pochi euro al giorno.

Gli sgravi per le assunzioni under 35 significa tagliare fuori dal mercato del lavoro le persone over 35 che non sono percettori di Reddito di cittadinanza. La maggioranza delle aziende assume grazie ai bonus e non guardano l’esperienza o la bravura del candidato. Conta essere nella fascia d’età per avere l’esonero contributivo. Nei centri commerciali assumono solo giovani donne o disoccupate da almeno due anni (o, se over 50, da oltre 12 mesi). Lo sgravio alle imprese è riconosciuto nella misura del 100%, per un importo massimo pari a 6 mila euro l’anno e per un periodo massimo di 36 mesi. La decontribuzione per le assunzioni under 35 crea un apartheid lavorativo in Italia. Bisogna dire che gli sgravi per le assunzioni di “giovani” e donne erano già stati messi dal governo Conte II e successivamente confermati dal governo Draghi. La premier Meloni e i suoi ministri non hanno fatto altro che copiare quello che già esisteva. Gli sgravi per le assunzioni under 35 significa mettere fuori gioco chi non fa parte di quella categoria. Come andranno avanti gli over 35?

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