UE a Italia: Salvare migranti in mare è un dovere

Salvare migranti in mare è un dovere morale, dice l’Unione Europea. E’ un dovere anche respingere i migranti alla frontiera della Croazia?

MigrantiTorna a crescere l’esodo di migranti dall’Africa verso l’Italia. Le traversate nel mar Mediterraneo sono agevolate dalle navi delle Organizzazioni non governative(ONG). La Commissione UE, attraverso una portavoce, ribadisce che “salvare migranti in mare è un dovere morale e legale in base alle leggi internazionali”. Sono un po’ confuso. L’Unione Europea ha regalato 163 milioni di euro alla Croazia per fermare i migranti ai confini e pretende che l’Italia si faccia carico dei profughi che fanno traversate kamikaze.

E’ dovere anche fermare i migranti al confine tra Bosnia e Croazia? I soldi dei contribuenti europei sono serviti per acquistare dispositivi di imaging termico, telecamere a infrarossi, apparecchiature che rilevano i battiti cardiaci, droni a lungo e medio raggio che trasmettono dati in tempo reale, fuoristrada con termocamere mobili su rimorchio ed elicotteri tra i più avanzati al mondo: due Eurocopter francesi prodotti da Airbus e due AW139 dell’italiana Leonardo, con tanto di termocamere che possono riprendere fino a 10 chilometri di distanza. Al confine tra Bosnia e Croazia è in atto una vera e propria guerra ai migranti. Le tecnologie acquistate con i soldi UE, hanno portato a un’escalation di violenza nei respingimenti illegali della polizia croata. Lo attesta un rapporto di Border violence monitoring network del 2021. Il servizioCaccia ai migranti”, andato in onda nella puntata di “Presa Diretta” del 17 ottobre 2022, mostra la guerra fatta ai profughi dalla Croazia.

Questa guerra la vivono sulla propria pelle i rifugiati afghani che ogni giorno tentano arrivare in UE dalla rotta balcanica: giocano a nascondino con la polizia di frontiera croata per poi essere respinti. L’UE ha speso milioni di euro per trasformare l’Europa in una fortezza impenetrabile a est e ora pretende che l’Italia sia il buon samaritano, ovvero che accolga i migranti che arrivano con i barconi o le navi ONG. I profughi sono un problema a causa del Trattato di Dublino. Appena un migrante mette il piede sul suolo italiano non sarà più possibile mandarlo altrove. Il Trattato di Dublino prevede che ogni domanda di asilo deve essere esaminata da un solo Stato membro e la competenza per l’esame di una domanda di protezione internazionale ricade in primis sullo Stato che ha svolto il maggior ruolo in relazione all’ingresso e al soggiorno del richiedente nel territorio degli Stati membri. In pratica un rifugiato deve rimanere nel primo Paese di arrivo. Un migrante che sbarca in Italia rappresenta un costo sia per l’accoglienza che per l’eventuale rimpatrio, un lusso che il nostro Paese non può permettersi. Il dovere dell’UE è garantire stesse regole per tutti. I migranti devono essere accolti o respinti ovunque.

Sbarchi migranti in aumento del +57,9%

Dal primo gennaio 2022 al 7 novembre 2022 sono stati 88.100 i migranti giunti sulle coste italiane, +57,9% rispetto al 2021. Nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, sbarcarono soltanto 55.794 persone. I dati sono forniti dal Ministero dell’Interno. 88.100 migranti in 310 giorni, non proprio una bella notizia per il governo Meloni. Il mese con più sbarchi è agosto con 16.822 arrivi sulle coste dell’Italia. Il mese di marzo, invece, è quello con meno sbarchi(1.358). Nei primi sette giorni di novembre 2022 sono arrivati 2.816 migranti. La maggior parte dei migranti arrivati nel 2022 provengono dall’Egitto(18.217), Tunisia(16.979), Bangladesh(12.524), Siria(6.518), Afghanistan(6.334), Costa d’Avorio(3.598), Guinea(2.910), Pakistan(2.182), Iran(2.069) e Eritrea(2.014). Altri migranti(dato che comprende coloro per i quali sono ancora in corso attività di identificazione) sono 14.755. Tra i migranti arrivati in Italia ci sono anche 9.930 minori non accompagnati(dato aggiornato al 31 ottobre 2022).

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