Identikit di chi perderà il Reddito di cittadinanza

L’Istat traccia identikit di chi perderà il Reddito di cittadinanza. Taglio colpirà le persone con forti difficoltà di accesso al mercato del lavoro.

Giorgia MeloniI commi 1 e 2 dell’art. 59 della Legge di Bilancio fissano il limite massimo di otto mensilità per l’erogazione nel 2023 del Reddito di Cittadinanza per tutti gli individui appartenenti a nuclei familiari in cui non siano presenti minorenni, individui con almeno 60 anni e disabili. La guerra ai poveri sembra essere il vero problema dell’Italia. Chi perderà il Reddito di cittadinanza? L’identikit è stato fatto dall’Istat.

Secondo le stime, sono soggetti a riduzione della durata del beneficio del Reddito di cittadinanza circa 846 mila individui, vale a dire poco più di un beneficiario su cinque: la loro incidenza tuttavia è di oltre un terzo se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni. La decurtazione della durata coinvolgerebbe in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare coinvolge più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni. La sottopopolazione soggetta a riduzione della durata comprende inoltre un terzo dei NEET fra 18 e 29 anni beneficiari del Reddito di cittadinanza e si caratterizza per livelli di istruzione appena più elevati rispetto alla restante platea dei beneficiari appartenenti alla stessa classe d’età.

Il taglio al Reddito di cittadinanza presenta una distribuzione sul territorio che attenua solo in minima parte la forte incidenza dei residenti nelle regioni del Mezzogiorno (pari al 65,5%). Una follia eliminare il sussidio senza un accompagnamento al lavoro dei percettori. L’identikit di chi perderà il Reddito di cittadinanza fatto dall’Istat fa capire che colpirà soprattutto maschi single over 45 del Sud. L’esatto contrario di ciò che dicevano Giorgia Meloni e Matteo Salvini in campagna elettorale. A meno che per giovani loro non intendessero anche gli over 45. Una riflessione sull’eliminazione della misura la chiedono in molti, a cominciare da Bankitalia, Istat e Cnel. Sarebbe bastato aumentare i controlli e obbligare i Comuni ad attivare i Progetti Utili alla collettività (PUC).

L’identikit di chi perderà il Reddito di cittadinanza dell’Istat mostra come la sottopopolazione sottoposta al vincolo sulla durata del beneficio condivide con la rimanente porzione dei beneficiari del Reddito di cittadinanza le forti difficoltà di accesso al mercato del lavoro, accompagnate da livelli di istruzione particolarmente modesti (solo il 30% va oltre la scuola dell’obbligo), tassi di inattività specifici molto elevati e ridotti segnali di lavoro. Ieri(4 dicembre), la premier Meloni ha dichiarato: “Il lavoro porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c’è scampo”. Una domanda sorge spontanea: dove porta stare senza lavoro e senza sussidio? Non si sa. Il capo del servizio struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, Fabrizio Balassone, ha dichiarato: “Il Reddito di cittadinanza ha rappresentato una tappa significativa nell’ammodernamento del welfare del nostro Paese.

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