Lavoratori precari che perderanno Reddito di cittadinanza

Il governo Meloni abolisce il Reddito di cittadinanza. Il taglio colpirà anche i lavoratori precari che integrano lo stipendio con il sussidio.

Manifestazione dei lavoratori percettori di Reddito di cittadinanzaIl governo Meloni ha deciso di abolire il Reddito di cittadinanza nel 2024. Molti imprenditori, soprattutto del Nord Italia, raccontano di non riuscire a trovare dipendenti da impiegare nelle proprie aziende. La colpa sarebbe da ricercare, almeno in parte, nel Reddito di cittadinanza, che a loro modo di vedere non incentiva i disoccupati a cercare lavoro. Ma è davvero così?

Tra le persone colpite dalla guerra alla povertà della premier Giorgia Meloni ci sono anche i lavoratori che perderanno il Reddito di cittadinanza. Si tratta di persone che lavorano per poche ore al giorno o a chiamata e che devono integrare lo stipendio con il sussidio introdotto dal governo Conte I. Dal policy brief dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche(INAPP) emerge che i lavoratori che percepiscono il Reddito di cittadinanza sono il 45,8%. Sono quasi un percettore su due. Quindi è in parte falsa la narrazione del percettore che sta sul divano senza far nulla per tutta la giornata. Il governo Meloni toglie un’integrazione al misero stipendio di queste persone. Il programma “Carta Bianca” ha parlato dei lavoratori precari che perderanno il Reddito di cittadinanza. L’inviato ha intervistato una lavoratrice precaria percettrice di Rdc. La signora ha dichiarato: “Io ho un lavoro precario part-time di tre ore e integro lo stipendio con i 500 euro del Reddito di cittadinanza. La perdita del sussidio sarebbe la fine, non mangiare e non mettere il piatto a tavola”. Troppo facile fare slogan tipo: “Il lavoro porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c’è scampo”. La verità è che il lavoro sottopagato ti porta diritto alla povertà e alla depressione.

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