RSF: Nel 2022 record cronisti arrestati

533 giornalisti arrestati nel mondo nel 2022, il numero più alto dal 1995. E’ quello che emerge dal rapporto annuale di RSF. Uccisi 57 giornalisti.

Nel 2022 si è raggiunto un nuovo record di giornalisti imprigionati nel mondo. E’ quanto si apprende dal rapporto annuale di Reporters senza frontiere(RSF), che riferisce di 533 giornalisti arrestati contro i 488 dell’anno precedente. E’ il valore più alto dal 1995, ovvero il primo anno in cui è stato pubblicato il rapporto RSF. Un aumento del 13,4% di giornalisti arrestati in un solo anno. Oltre la metà sono stati incarcerati in Cina(110), Myanmar(62), Iran(47), Vietnam(39) e Bielorussia(31).

Aumentano le giornaliste donne imprigionate nel mondo. Dal rapporto RSF si evince che sono 78, in aumento del 30% rispetto al 2021. Le donne ora rappresentano quasi il 15% dei giornalisti detenuti, rispetto a meno del 7% di cinque anni fa. La Cina, dove la censura e la sorveglianza hanno raggiunto livelli estremi, continua ad essere il più grande carceriere mondiale di giornalisti, con un totale di 110 attualmente detenuti. La Repubblica islamica dell’Iran, con 47 detenuti, è diventata il terzo più grande carceriere di giornalisti al mondo appena un mese dopo l’inizio delle massicce proteste. Tra i primi giornalisti arrestati c’erano due donne, Nilufar Hamedi ed Elahe Mohammadi, che avevano contribuito ad attirare l’attenzione sulla morte della giovane donna curda iraniana Mahsa Amini. Ora rischiano la pena di morte.

In crescita anche il numero dei giornalisti uccisi. Sempre nel 2022 sono stati 57, con un aumento del 18,8% rispetto al 2021. La crescita di giornalisti uccisi è dovuto al conflitto in Ucraina. Sono otto i giornalisti che hanno perso la vita nei primi sei mesi di guerra. Nel 2021 vennero uccisi 48 giornalisti, nel 2020 50. Oltre il 60% dei giornalisti uccisi ha perso la vita in paesi considerati in pace nel 2022. Undici sono stati assassinati in Messico, quasi il 20% del numero complessivo di giornalisti uccisi in tutto il mondo. Le cifre del Messico, insieme a quelle di Haiti(con 6 morti) e del Brasile(con 3 morti) hanno contribuito a trasformare le Americhe come la regione più pericolosa del mondo per i media, con il 47,4% del numero totale di giornalisti uccisi in tutto il mondo nel 2022. Nel mondo ci sono almeno 65 giornalisti e operatori dei media tenuti in ostaggio.