BCE alza tassi di 0,50 punti. Impatto sui mutui

Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse con un aumento di 0,50 punti. Impatto sui mutui a tasso variabile.

Una donna chiede un mutuoIl Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse con un aumento di 0,50 punti. Il tasso principale va al 3%, il tasso sui depositi sale allo 2,50% e il tasso sui prestiti marginali arriva al 3,25%. Non finisce qui. Vista la pressione dell’inflazione il Consiglio direttivo della BCE intende aumentare i tassi di altri 50 punti base al suo prossimo meeting a marzo 2023.

Si tratta del quinto aumento consecutivo degli oneri finanziari da parte della BCE, dopo quello di 0,50 punti fatto lo scorso luglio, di 0,75 dello scorso settembre e dello scorso ottobre e dello 0,50 dello scorso dicembre. I nuovi tassi entreranno in vigore l’8 febbraio 2023. La BCE spiega che il rialzo dei tassi di 0,50 punti è una misura fondamentale per assicurare un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine. Il tasso sui rifinanziamenti principali al 3% è il livello più alto dal 2008. A quanto possono arrivare i tassi? Il valore più alto del tasso principale è stato segnato nel 2001 con il 4,75%. Nel 2008 è arrivato al 4,25%. Cosa vuol dire alzare i tassi d’interesse? Significa che la BCE ha deciso di aumentare il costo del denaro, che avrà effetti onerosi su famiglie e imprese che operano nella vita di tutti i giorni. Pagare di più il denaro inciderà sui consumi. Sarà più caro chiedere prestiti personali o rateizzare un acquisto. Gli aumenti dei tassi di interesse agiscono per rallentare la spesa, scoraggiare l’accesso al credito e incoraggiare il risparmio. L’inflazione alta e aumento del costo del denaro sono due cose che faranno calare i consumi.

Impatto sui mutui

Il rialzo dei tassi da parte della BCE ha un impatto sui mutui. L’Euribor viene utilizzato come tasso di riferimento per mutui a tasso variabile in Europa e si muove in base alle aspettative dei tassi della Banca Centrale Europea. In altre parole, i tassi di interesse sui mutui sono spesso basati sul tasso Euribor più un margine di profitto per la banca che eroga il prestito. Un report di Facile.it segnala che, alla luce dell’incremento dei tassi di 50 punti base, la rata di un mutuo medio a tasso variabile potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro rispetto ad oggi. In poco più di un anno, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più pesante di oltre 195 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale.

Per l’analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126 mila euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della BCE. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A partire dalla seconda metà del 2022, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro. Con il rialzo dei tassi di 0,50 punti deciso ieri(2 febbraio), la rata del mutuo arriverebbe a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%). Di seguito la simulazione fatta da Facile.it con incluso l’aumento di 50 punti previsto a marzo 2023.

Mese TAN Rata mensile Aumento
Gennaio 2022 0,67% € 456 -
Giugno 2022 0,90% € 469 € 13
Ottobre 2022 2,35% € 556 € 100
Dicembre 2022 3,07% € 602 € 146
Gennaio 2023 3,33% € 619 € 163
Marzo 2023 3,83% € 653 € 197

Commenti