Pendolaria 2023, Circumvesuviana linea peggiore d’Italia

La Circumvesuviana è la peggiore linea ferroviaria d’Italia. E' questo quello che emerge dal rapporto "Pendolaria 2023" di Legambiente.

CircumvesuvianaDal rapporto Pendolaria 2023, pubblicato da Legambiente, si evince che la Circumvesuviana è la peggior linea ferroviaria d’Italia per l’ennesima volta. Non possono essere ignorati i disagi e l’incredibile situazione in cui si trovano decine di migliaia di pendolari in Campania, a causa delle condizioni in cui versano le ex linee Circumvesuviane.

La Circumvesuviana è una rete ferroviaria a servizio della zona orientale e meridionale dell’Area metropolitana di Napoli, estesa per circa 142 km, distribuiti su 6 linee e 96 stazioni. Le 6 linee della Circumvesuviana sono gestite dalla holding Ente Autonomo Volturno(EAV), una società della Regione Campania. Secondo il rapporto Pendolaria 2023, la linea ha subito un taglio del servizio del 10% rispetto al 2010 e presenta ritardi infrastrutturali, lentezza nella riattivazione delle linee interrotte e risorse inadeguate. Qualcosa in positivo si sta muovendo per le 6 linee della Circumvesuviana, con investimenti consistenti da parte della Regione Campania per il rinnovo del parco rotabile: 40 treni nuovi in costruzione realizzati dalla spagnola Stadler Rail Valencia e una gara in previsione per altri 40/50 treni nuovi. Purtroppo la consegna del primo treno è prevista non prima di settembre 2024.

Episodi del 2022 sulle linee della Circumvesuviana

Negli ultimi mesi del 2022 moltissimi episodi sulla Circumvesuviana hanno creato disagio alla circolazione ed ai pendolari: il 12 dicembre passaggi a livello malfunzionanti, hanno portato all’interruzione del servizio tra Striano e Sarno; il 14 novembre si sono registrati ritardi e soppressioni su varie direttrici, fino ad un’interruzione prolungata del servizio tra Scafati e Poggiomarino; il 2 novembre, nella galleria di Pozzano, frazione di Castellammare di Stabia, il treno delle 7.12, partito da Sorrento, è stato protagonista di un pesante incidente con parte del tetto risultato scoperchiato. In precedenza, il 7 ottobre, un altro incidente ferroviario è avvenuto nei pressi della stazione Pompei Santuario, con lo svio di un convoglio che fortunatamente non ha fatto registrare feriti tra i 30 passeggeri. Ancor prima, l’8 settembre, ci sono stati ennesimi forti disagi per gli utenti sulla Napoli-Sorrento e sulla Napoli-Poggiomarino a causa di problemi tecnici sulla tratta Torre del Greco-Leopardi, e la conseguente soppressione di alcune corse.

In Campania 245 treni con età media di 21,4 anni

La fotografia scattata dal rapporto Pendolaria 2023 non lascia dubbi, in Campania sono 245 i treni in circolazione nel 2021 con un ‘età media di 21,4 anni lontana dalla media nazionale (15,3 anni). Treni davvero troppo “anziani” per circolare e garantire un servizio all’altezza. Diminuisce il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale, lasciando a casa l’auto (-43,9%), l’inefficienza del trasporto pubblico campano ha inevitabilmente contribuito a spostare molte persone verso l’uso dell’auto privata, in un contesto, quello napoletano, che già mostrava dati elevatissimi di tassi di motorizzazione 613 auto ogni 1.000 abitanti a Napoli in aumento negli ultimi anni. Lontano da Madrid dove il tasso di motorizzazione è di 480 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra 360, a Berlino di 350 ed a Parigi 250.

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