SPID rinnovato fino al 2025

Lo SPID è salvo. Il governo trova 40 milioni per rinnovare i contratti con gli Identity provider fino al 2025. Sospiro di sollievo per i cittadini.

SPIDIl Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è salvo. I contratti stipulati tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e gli Identity provider dello SPID, in scadenza il 23 aprile 2023, saranno rinnovati per altri due anni. Lo SPID potrà essere utilizzato fino al 2025. Il rinnovo non era certo, visto che il governo Meloni aveva intenzione di creare un’unica Identità Digitale Nazionale. L’obiettivo era di incentivare l’attivazione della Carta d’Identità Elettronica.

Lo SPID è rinnovato fino al 2025 e questo è un sospiro di sollievo per i cittadini che hanno ancora la carta d’identità cartacea. In Italia più di un cittadino su due non ha la CIE e sarebbe rimasto senza identità digitale con l’abolizione dello SPID. Avrebbe dovuto fare una fila agli sportelli dei Comuni per rinnovare la Carta d’Identità ed avere una nuova Identità Digitale Nazionale. Lo SPID è molto più facile da utilizzare e si ottiene in meno tempo. Il governo Meloni ha stanziato 40 milioni di euro per garantire la sostenibilità degli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori di SPID. In particolare, il contributo è stato destinato al rinnovo delle convenzioni con i gestori di SPID.

I nuovi contratti stipulati tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e gli Identity provider dello SPID scadranno il 23 aprile 2025. I 40 milioni di euro usati per il rinnovo dello SPID sono arrivati dal PNRR. Secondo il monitoraggio di AgID presente sul sito avanzamentodigitale.italia.it/it, le identità digitali erogate sono 34.691.233, e permettono ai cittadini di accedere a numerosi servizi della pubblica amministrazione. I gestori di identità digitale attivi in Italia sono 10. Nel 2022 gli accessi tramite SPID hanno superato il miliardo, quasi raddoppiando quelli del 2021, che ne aveva registrati 570 milioni. L’ambizione del governo Meloni nel lungo periodo è quella di creare un’unica Identità Digitale Nazionale (IDN) che assimili CIE e SPID.

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