I danni del neoliberismo

Il neoliberismo ha avuto un impatto significativo sulla politica economica e sulle politiche sociali in tutto il mondo. I danni sono evidenti.

I danni del neoliberismoIl neoliberismo è una filosofia economica e politica che promuove l’idea che il libero mercato e la deregolamentazione siano la soluzione ai problemi economici e sociali. Questa teoria ha preso piede a partire dagli anni ‘70 del XX secolo e ha avuto un impatto significativo sulla politica economica e sulle politiche sociali in tutto il mondo.

Uno dei principali danni del neoliberismo è l’aumento dell’ineguaglianza. Le politiche neoliberiste hanno favorito l’accumulo di ricchezza da parte di una piccola percentuale di individui, mentre molte persone sono state lasciate indietro e hanno subito una riduzione del loro potere d’acquisto. Il neoliberismo ha spinto alla privatizzazione di molti servizi pubblici, come l’acqua, l’energia e la sanità. Ciò ha portato a un aumento dei costi per i consumatori e ha reso difficile per molte persone accedere a servizi di base, come l’assistenza sanitaria. Il neoliberismo ha portato alla deregolamentazione dei mercati finanziari, il che ha permesso a molte grandi banche e istituzioni finanziarie di operare senza restrizioni. Ciò ha portato a un aumento dei rischi finanziari e a una maggiore instabilità economica.

I danni del neoliberismo sono tanti, ma uno dei più gravi è l’attacco ai diritti dei lavoratori. Le politiche neoliberiste hanno spinto alla riduzione dei diritti dei lavoratori, tra cui salari più bassi, meno benefici e minori protezioni per i lavoratori. Ciò ha portato a una maggiore precarietà lavorativa e a condizioni di lavoro meno sicure e meno favorevoli per molti lavoratori. I licenziamenti sono più facili e c’è minore giustizia nei tribunali. Nel mondo del lavoro di oggi le condizioni vengono dettate dai capitalisti e una persona deve accettare qualsiasi lavoro. Quando un lavoratore è costretto ad accettare un lavoro sgradito e poco pagato per sopravvivere, viene di fatto privato della dignità e della libertà.

Il neoliberismo prende quasi i principi del corporativismo fascista contenuti nella Carta del Lavoro emanata nel 1927. In essa il lavoro non è concepito come una libera scelta ma come un dovere sociale. I danni del neoliberismo sono sotto gli occhi di tutti. Il sistema economico e finanziario globalizzato utilizza la leva del taglio dei salari per spingere la competizione internazionale e questo spinge ad un aumento della diseguaglianza. Il lavoro viene ridotto a un mezzo di sussistenza, di soddisfacimento delle esigenze di consumo. Oggi i lavoratori devono confrontarsi con due grossi centri di potere: i governanti e i capitalisti. I primi sono servi dei secondi e fomentano la guerra tra poveri. I danni del neoliberismo fanno vivere male le persone. Le politiche neoliberiste hanno favorito la creazione di posti di lavoro precari e temporanei, la flessibilità del lavoro e la riduzione delle protezioni sociali per i lavoratori.

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