BCE alza tasso principale al 4%

Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse. Quello principale va al 4%. Impatto sui mutui a tasso variabile.

Una coppia fa un mutuo a tasso variabileIl Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse con un aumento di 0,25 punti. Il tasso principale va al 4%, il tasso sui depositi sale allo 3,50% e il tasso sui prestiti marginali arriva al 4,25%. Si tratta dell’ottavo aumento consecutivo degli oneri finanziari da parte della BCE, dopo quello di 0,50 punti di luglio 2022, di 0,75 di settembre 2022 e di ottobre 2022 e di 0,50 di dicembre 2022, febbraio 2023 e marzo 2023 e, infine, di 0,25% di maggio 2023.

Ieri (14 giugno) la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse in una forchetta fra il 5% e il 5,25%. La decisione della BCE di alzare i tassi è stata presa per contrastare l’inflazione, ma avrà effetti negativi sui mutui e sulle banche. Secondo le proiezioni macroeconomiche di giugno 2023, gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. La BCE si pone come scopo quello di mantenere il tasso di inflazione inferiore al 2% annuo. Dal 10 settembre 2023, dunque, il tasso principale sarà al 4%. A quanto possono arrivare i tassi? Il valore più alto del tasso principale è stato segnato nel 2001 con il 4,75%. Nel 2008 è arrivato al 4,25%. E’ molto probabile che la BCE alzerà i tassi di interesse anche a luglio 2023.

Cosa vuol dire alzare i tassi d’interesse? Significa che la BCE ha deciso di aumentare il costo del denaro, che avrà effetti onerosi su famiglie e imprese che operano nella vita di tutti i giorni. Pagare di più il denaro inciderà sui consumi. Sarà più caro chiedere prestiti personali o rateizzare un acquisto. Gli aumenti dei tassi di interesse agiscono per rallentare la spesa, scoraggiare l’accesso al credito e incoraggiare il risparmio. Il rialzo dei tassi da parte della BCE ha un impatto sui mutui a tasso variabile. Considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,52%, l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi di 25 punti percentuali corrisponde, nel caso di un pieno trasferimento sull’Euribor, ad un aumento della rata, per chi sottoscrive ora un mutuo a tasso variabile, pari a 20 euro al mese. Una stangata annua pari a 240 euro.

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