Sbarchi migranti in Italia: bilancio primi sei mesi 2023
Il fenomeno dell’immigrazione irregolare continua a interessare l’Italia, che nel 2023 ha registrato un forte aumento degli arrivi di migranti via mare rispetto agli anni precedenti. Dal primo gennaio 2023 al 22 giugno 2023 sono stati 58.782 i migranti giunti sulle coste italiane, +130,9% rispetto al 2022. Nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, sbarcarono soltanto 25.458 persone. I dati sono forniti dal Ministero dell’Interno. Gli sbarchi di migranti in Italia sono aumentati del 130,9%. Questo avviene con un governo di centrodestra che ha basato gran parte della campagna elettorale contro lo sbarco dei clandestini.
L’andamento degli sbarchi
Il mese con il maggior numero di arrivi è stato aprile 2023, con 14.507 migranti sbarcati, seguito da marzo 2023 con 13.267 e da febbraio 2023 con 9.465. Il mese di gennaio 2023 è stato quello con meno sbarchi (4.962). Il mese di giugno 2023, invece, ha visto una crescita degli sbarchi rispetto a maggio 2023 (8.154), con 8.427 migranti arrivati fino al 22 giugno. E deve ancora finire il mese. Gli sbarchi dei migranti hanno anche causato diverse tragedie in mare, come il naufragio avvenuto il 27 febbraio 2023 al largo della Calabria, che ha provocato la morte di oltre 60 persone. Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), nel 2023 sono morte nel Mediterraneo almeno 225 persone che cercavano di raggiungere l’Europa.
Le origini dei migranti
La maggior parte dei migranti arrivati nel 2023 provengono dalla Costa d’Avorio (7.574), Egitto (7.038), Guinea (6.374), Pakistan (5.915), Bangladesh (5.754), Tunisia (4.061), Siria (3.527), Burkina Faso (2.993), Camerun (2.007) e Mali (1.612). Altri migranti (dato che comprende coloro per i quali sono ancora in corso attività di identificazione) sono 12.527. Tra i migranti arrivati in Italia ci sono anche 6.481 minori non accompagnati (dato aggiornato al 19 giugno 2023).
La politica del governo Meloni
Il governo Meloni, insediatosi ad ottobre 2022 dopo le elezioni anticipate, ha mantenuto una linea dura sull’immigrazione, confermando i decreti sicurezza del precedente esecutivo e rafforzando le misure di contrasto agli sbarchi e di rimpatrio dei migranti irregolari. Tuttavia, queste politiche non sembrano aver avuto l’effetto sperato di ridurre il flusso migratorio verso l’Italia, che resta uno dei principali paesi di destinazione dei migranti nel Mediterraneo.
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