BCE alza tasso principale al 4,25%

Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse. Quello principale va al 4,25%. Impatto sui mutui a tasso variabile.

Christine LagardeIl Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso il rialzo dei tassi d’interesse con un aumento di 0,25 punti. Il tasso principale va al 4,25%, il tasso sui depositi sale allo 3,75% e il tasso sui prestiti marginali arriva al 4,50%. Si tratta del nono aumento consecutivo degli oneri finanziari da parte della BCE da luglio 2022. I tassi sono ora al massimo dal luglio 2007.

Il Consiglio direttivo della BCE scrive: “L’inflazione calerà ancora nel corso dell’anno, ma resterà sopra il target per un periodo esteso, in particolare l’inflazione di fondo resta alta”. La presidente Christine Lagarde ha dichiarato: “Si sono deteriorate le prospettive dell’economia. A settembre 2023, in base ai dati, pausa o rialzo, non certo taglio tassi”. A quanto possono arrivare i tassi? Il valore più alto del tasso principale è stato segnato nel 2001 con il 4,75%.

Cosa vuol dire alzare i tassi d’interesse?

Significa che la BCE ha deciso di aumentare il costo del denaro, che avrà effetti onerosi su famiglie e imprese che operano nella vita di tutti i giorni. Pagare di più il denaro inciderà sui consumi. Sarà più caro chiedere prestiti personali o rateizzare un acquisto. Gli aumenti dei tassi di interesse agiscono per rallentare la spesa, scoraggiare l’accesso al credito e incoraggiare il risparmio. Il rialzo dei tassi da parte della BCE ha un impatto sui mutui a tasso variabile. Un mutuo a 20 anni da 160 mila euro, che a gennaio 2022 aveva una rata da 694 euro e che oggi ha una rata da 961 euro, arriverà a costare 982 euro con un rialzo complessivo del +41,6%.

Commenti