Campagna sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa

Al via la campagna di comunicazione sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa. Lo spot TV è una raccolta di utopie sul mondo di lavoro.

Campagna sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativaAl via la campagna di comunicazione sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, previste nel c.d. Decreto lavoro, convertito nella legge n. 85 del 3 luglio 2023. Ho visto il primo spot su Rai 3 e mi è venuto da ridere. E’ focalizzato sul supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione.

Un percorso per ognuno, una prospettiva per tutti”, questo è lo slogan della campagna informativa creata dal governo Meloni e dall’Inps. Lo spot TV è una raccolta di utopie sul mondo di lavoro. “Le nuove misure di inclusione e sostegno, superano il Reddito di cittadinanza e aprono la strada verso un’altra Italia”. Inizia così il primo spot della campagna sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa. I fascisti che stanno al governo hanno in mente un’altra Italia orientata allo schiavismo. I poveracci saranno costretti ad accettare lavori pagati 2-3 euro all’ora senza nessun contratto. Un altro messaggio dello spot è questo: “Più attiva nell’aiutare le persone tra i 18 e i 59 anni a trovare un’occupazione grazie alla nuova rete di supporto alla formazione e al lavoro”. Ma dove? Nell’Italia di oggi non ti assume nessuno senza la decontribuzione. Gli over 35 sono tagliati fuori dal mondo del lavoro se non hanno già un occupazione. Lo spot sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa è una campagna deplorevole. Solo un governo di centrodestra poteva fare una cosa così inutile.

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