Carta Dedicata a Te, l’elemosina ai poveri del governo Meloni

Il governo Meloni presenta la carta Dedicata a Te, simile alla social card del 2008. L’elemosina ai poveri fatta dai fascisti.

I ministri del governo Meloni presentano la carta Dedicata a TeL’elemosina ai poveri del governo Meloni. Arriva carta Dedicata a Te per le famiglie in difficoltà. Prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e disponibile dal 18 luglio 2023 presso gli uffici di Poste Italiane. Dedicata a Te è una carta elettronica con un contributo di 382,50 euro destinato alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità.

Questa è la misura anti povertà introdotta dal governo Meloni. Un elemosina fascista per i nuclei da tre persone in su con una certificazione ISEE non superiore ai 15 mila euro. 382,50 euro, questa è la cifra elargita. Al mese? No. Fino al 31 dicembre 2023. Sono 2,30 euro al giorno. Cosa compri? Manco il caffè al bar. I cervelloni che stanno a Roma hanno messo pure dei paletti sulle cose che si possono acquistare con la carta Dedicata a Te. Il caffè sì, ma la marmellata no. Lo zucchero sì, ma il sale no. Il pesce fresco sì, ma quello surgelato no. Non si possono acquistare farmaci. In totale sono 23 i cibi acquistabili con la carta Dedicata a Te del governo Meloni.

La carta elettronica replica in maniera più paradossale la social Card per i pensionati del 2008 lanciata dal compianto Silvio Berlusconi: a conti fatti, costa più in spesa di produzione che il beneficio reale del cittadino che la riceve. Un’elemosina fascista per far arricchire chi produce la carta. Finanziata da un fondo ad hoc da 500 milioni di euro, la carta Dedicata a Te raggiungerà 1 milione e 300 mila nuclei familiari, secondo quanto appurato da Istat. La carta Dedicata a Te può essere usata in tutti gli esercizi commerciali che espongono l’adesivo “Dedicata a te” e che accettano il pagamento con carte di credito o debito. Non è necessario fare domanda per l’ottenimento della card, in quanto le famiglie aventi diritto sono state individuate dall’Inps sulla base dei criteri stabiliti nell’ambito del decreto governativo.

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