Riciclaggio, 2022 anno da record

2022 anno record per il riciclaggio in Italia. Nel 2022 il numero di operazioni sospette ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni.

Riciclaggio, 2022 anno da record2022 anno record per il riciclaggio in Italia. Lo sostiene l’Ufficio studi Cgia di Mestre, sottolineando il rischio che la criminalità si stia infiltrando sempre più nel mondo produttivo, specie nelle Piccole medie imprese (PMI). Tutta colpa dell’aumento dei tassi d’interesse deciso dalla Banca Centrale Europea per arginare l’inflazione.

Le banche prestano meno soldi alle PMI. Di conseguenza le Piccole medie imprese sono costrette a finanziarsi in altri modi. Nel 2022 il numero di operazioni sospette (SOS) pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni. Il 99,8% del flusso totale è riconducibile a ipotesi di riciclaggio. Non è da escludere un’ulteriore crescita dell’infiltrazione mafiosa nelle PMI. Tra le principali forme tecniche delle operazioni segnalate alla UIF spiccano le transazioni con bonifici nazionali (31,3% del totale), con carte di pagamento e moneta elettronica (28,5%) e con i money transfer (21,3%). Le operazioni segnalate a seguito di una transazione sospetta eseguita con denaro contante sono state solo il 5% del totale.

A livello regionale il Lazio (336,9 segnalazioni ogni 100 mia abitanti), la Campania (325,5) e la Lombardia (278,1) sono le realtà che nel 2022 hanno fatto pervenire il più alto numero di segnalazioni. Su base provinciale, invece, le situazioni più a rischio si sono verificate a Milano (472,9 segnalazioni ogni 100 mila abitanti), Roma (404,8), Prato (388,2), Napoli (386,9), Crotone (371,7), Siena (366), Imperia (335,5), Trieste (328,6), Caserta (303,4) e Bolzano (298,7). Sono quasi 3 mila le aziende confiscate alle mafie. Le regioni più colpite da questo provvedimento sono state la Sicilia (888 casi), la Campania (521), il Lazio (439), la Calabria (359) e la Lombardia (248). I settori più interessati hanno riguardato le costruzioni (22,6%), il commercio (20,7%), gli alloggi e ristorazione (9,7%) e le attività immobiliari (7,9%).

Fatturato criminalità è di circa 40 miliardi

L’Italia è uno dei paesi più esposti al fenomeno del riciclaggio di denaro sporco proveniente da attività illecite. Secondo una stima prudenziale redatta della Banca d’Italia, il giro d’affari della criminalità organizzata in Italia ammonterebbe a circa 40 miliardi di euro l’anno, pari a circa il 2% del PIL. Questi fondi, per essere reinvestiti nell’economia legale, devono essere sottoposti a processi di riciclaggio che ne nascondano l’origine e la destinazione. Il record di segnalazioni registrato nel 2022 testimonia l’intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto al riciclaggio da parte degli operatori obbligati e dell’UIF. Tuttavia, il fenomeno è ancora molto diffuso e richiede una maggiore collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. In particolare, le Piccole e medie imprese sono sempre più nel mirino dell’economia criminale, che cerca di infiltrarsi nel tessuto produttivo per ottenere vantaggi economici e potere. Per questo motivo, è necessario che le Pmi siano più consapevoli dei rischi a cui vanno incontro e che adottino misure adeguate per proteggersi dal riciclaggio.

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