Libero Mail a pagamento senza il consenso ai cookie di profilazione

Libero Mail diventa a pagamento a partire dal 15 novembre 2023. Italiaonline vuole costringere gli utenti ad accettare la profilazione pubblicitaria.

Libero MailIl servizio di posta elettronica gratuito di Libero diventa a pagamento se l’utente non accetta la pubblicità mirata. La novità è stata comunicata con una mail a tutti gli utenti in possesso di un indirizzo di posta elettronica Libero Mail. Questo cambiamento è stato già adottato dai quotidiani online. Libero è il primo servizio di mail che decide di far pagare coloro che non danno il consenso ai cookie di profilazione.

Libero Mail diventa a pagamento a partire dal 15 novembre 2023. L’utente ha due alternative: accetta la condivisione dei propri dati per la profilazione pubblicitaria o paga un abbonamento di 3,99 euro all’anno. La novità colpisce chi usa la webmail sul sito www.libero.it, mentre non riguarda chi usa un programma di posta elettronica per ricevere e inviare le mail. Nella mail inviata agli utenti c’è scritto: “Per fornirti un servizio di qualità, in Libero utilizziamo le inserzioni pubblicitarie personalizzate e possiamo farlo solo se hai dato il tuo consenso ai cookie di profilazione, uno strumento che ci permette di proporti solamente gli annunci pubblicitari più rilevanti per te”. Italiaonline vuole fare cassa con l’email, peccato che Libero Mail sia diventato un contenitore di spam. Ogni mattina devo perdere diversi secondi per cancellare le decine di mail pubblicitarie che arrivano nella mia casella di posta elettronica. È preoccupante che un servizio di mail gratuito diventi a pagamento, ma lo è ancora di più sapere che ci sono utenti che continuano a leggere le mail passando da un browser e non da un client di posta elettronica.

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