868 morti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2023

In Italia 868 morti sul lavoro nei primi 303 giorni del 2023. Sono 2,86 morti al giorno. Aumentano le morti bianche sul luogo di lavoro.

868 morti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2023Nei primi 10 mesi del 2023 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 486.526, il 17% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Le denunce per infortuni con esito mortale sono state 868 fra gennaio e ottobre del 2023, 41 in meno rispetto alle 909 registrate nello stesso periodo del 2022. In aumento invece le denunce riguardanti le malattie professionali che nei primi dieci mesi del 2023 sono state 60.462, 10 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

I morti sul lavoro sono in calo solo in itinere (scesi da 250 a 196), mentre aumentano sul luogo di lavoro (672 rispetto ai 659 del 2022). 868 morti sul lavoro nei primi 303 giorni del 2023. Sono 2,86 morti al giorno. Tutti impegnati a parlare di femminicidi (solo 41 casi nei primi 11 mesi del 2023), quando il vero problema in Italia sono le morti bianche. Dall’analisi territoriale emergono cali nel Nord-Ovest (da 248 a 228 casi), nel Nord-Est (da 202 a 196 casi) e al Centro (da 186 a 156) e incrementi al Sud (da 201 a 213) e nelle Isole (da 72 a 75). Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Abruzzo e Friuli Venezia Giulia (+13 ciascuna), Campania (+7), Sicilia ed Emilia Romagna (+5 ciascuna), mentre i cali più consistenti sono quelli rilevati in Toscana (-21), Veneto (-12), Lombardia (-9) e Marche (-8). Il calo dei morti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2023 è legata solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 103 a 59, mentre quella maschile è passata da 806 a 809. Dall’analisi per classi di età si registrano diminuzioni, in particolare, nelle fasce 25-39 anni (da 167 a 138) e 45-64 anni (da 542 a 500) e aumenti tra i 20-24enni (da 29 a 39 casi), tra i 40-44enni (da 79 a 83) e tra i 65-74enni (da 58 a 76).

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