Udine città dove si vive meglio. Napoli al 105esimo posto

Udine è la città dove si vive meglio, mentre Napoli precipita in 105esima posizione. Foggia fanalino di coda.

UdineUdine è la città dove si vive meglio nel 2023. Il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia è per la prima volta sul gradino più alto del podio. Lo stabilisce la 34esima edizione della ricerca annuale de “Il Sole 24 Ore” dedicata alla “Qualità della vita nelle province italiane”. In coda Foggia, preceduta da Caltanissetta.

La ricerca, svolta sulle 107 province, si articola su 90 indicatori suddivisi in sei macro-aree (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno appena trascorso. I fattori che hanno contribuito al risultato di Udine sono diversi. In primo luogo, la provincia friulana ha un’economia vivace e diversificata, con un tasso di disoccupazione relativamente basso. In secondo luogo, Udine offre un alto livello di servizi pubblici, come istruzione, sanità e trasporti. In terzo luogo, la provincia ha un ambiente naturale di grande bellezza, con montagne, colline e fiumi. Udine guadagna 11 posizioni complessive rispetto all’anno scorso, e supera Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, e Trento, che a sua volta guadagna due posizioni.

Trieste perde 5 posizioni ed esce dalla top ten di una graduatoria che un paio di anni fa la vedeva in testa, e arriva solo dodicesima, dietro a Parma e davanti a Bolzano. Al quarto posto c’è Aosta, che guadagna due posizioni rispetto al 2022. Completano la top ten Bergamo (+9), Firenze (-3), Modena (+10), Milano (-), Monza-Brianza (+14) e Verona (+6). Roma scivola al 35esimo (-4). Bari è al 69esimo posto ed è la prima grande città del Sud secondo la classifica sulla qualità della vita redatta dal “Sole 24 Ore”. Napoli precipita al 105esimo posto (-7), vale a dire il terz’ultimo posto nella classifica. Il capoluogo campano secondo l’indagine de “Il Sole 24 Ore” è penalizzato dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole.

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