La morte del rider a Scafati

Un rider di 50 anni è morto travolto da un treno della Circumvesuviana a Scafati. È l’ennesimo incidente mortale che coinvolge un rider.

Un rider di GlovoUn rider di 50 anni, Raffaele Acampora, è morto travolto da un treno della Circumvesuviana lo scorso 12 gennaio a Scafati. L’incidente è avvenuto intorno alle 22:00, al passaggio a livello di via Bernardetti. Il rider, che era a bordo del suo scooter, stava attraversando i binari in direzione di Boscoreale, quando è stato travolto dal treno proveniente da Napoli.

L’impatto è stato fatale per Raffaele Acampora, che è morto sul colpo. Il treno è stato fermato a circa 500 metri dal passaggio a livello, e non ci sono stati altri feriti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso. Raffaele Acampora era originario di Sant’Antonio Abate, e lavorava come rider per una nota azienda di consegne a domicilio. Lascia la moglie e quattro figli. Da un anno, anche la moglie era diventata una rider. Quello di Scafati è l’ennesimo incidente mortale che coinvolge un rider. Negli ultimi anni, sono sempre più frequenti i casi di lavoratori del settore che vengono investiti da treni, automobili o altri veicoli. Questi incidenti sono spesso causati da fattori come la stanchezza, la distrazione o la fretta di consegnare il cibo in orario. I rider, infatti, sono spesso costretti a lavorare a ritmi serrati e con turni lunghi e faticosi. Questa situazione è aggravata dal fatto che i rider sono spesso lavoratori precari, privi di tutele e coperture assicurative adeguate.

Quanto guadagna un rider?

Dipende dalle consegne che riesce a fare. La tariffa varia a seconda dell’orario della chiamata, che può arrivare fino a mezzanotte, e dei chilometri da coprire per portare il cibo a casa del cliente. Il sabato e la domenica, fino a 2,5 euro a chilometro. In linea generale, lo stipendio di un rider è compreso tra i 700 e i 1.400 euro lordi al mese, considerando un orario di lavoro standard di 8 ore al giorno ed un numero di consegne adeguato. Il numero di consegne che un rider può effettuare dipende da diversi fattori, tra cui la congestione del traffico, le condizioni meteorologiche e la posizione del rider. Questo lavoro è una delle forme più ciniche e sfruttatrici di capitalismo. Ormai è chiaro che il rider non viene più fatto solo dai giovani come lavoro extra, ma anche da persone tagliate fuori dal mondo di lavoro. E questo rappresenta il fallimento della nostra società.

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