Cretto di Burri, simbolo di Gibellina

Simbolo di Gibellina è il Cretto di Burri, un’opera realizzata da Alberto Burri. Un invito alla riflessione sulla tragedia e sulla rinascita.

Il Cretto di Burri, simbolo di GibellinaGibellina, un piccolo comune siciliano in provincia di Trapani, è un luogo unico che porta indelebile il segno della tragedia e della rinascita. Il 14 gennaio 1968, un terremoto di magnitudo 6.1 devastò la Valle del Belice, radendo al suolo Gibellina e altri paesi limitrofi. Il bilancio fu drammatico: 370 morti e oltre 4.000 feriti. Dalle rovine emerse la tenace volontà di ricostruire, non solo le case, ma anche una nuova identità urbana. Gibellina Nuova, sorta a circa 11 km dal vecchio centro, divenne un laboratorio di sperimentazione artistica e architettonica, un museo a cielo aperto dove le opere di maestri contemporanei dialogano con la memoria del passato.

Il Cretto di Burri

Simbolo di Gibellina è il Cretto di Burri, un’opera monumentale realizzata da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989. L’artista umbro ricoprì i resti dell’antico abitato con una colata di cemento bianco, creando una sorta di lenzuolo che avvolge e preserva le vestigia della tragedia. Le crepe e le ferite del terremoto sono state immortalate in questa land art di immenso valore simbolico, un monito contro la distruzione e un omaggio alla memoria collettiva. Il Cretto è un luogo di grande suggestione, un invito alla riflessione sulla tragedia e sulla rinascita. Il Cretto di Burri è comparso in alcune scene della seconda puntata della terza stagione della serie TV “Makari”. Gibellina ospita un Museo d’arte moderna e contemporanea che raccoglie opere di artisti di fama internazionale, tra cui:

  • Pietro Consagra
  • Mimmo Paladino
  • Arnaldo Pomodoro
  • Jean Dubuffet
  • Ettore Sottsass

Il museo, inaugurato nel 2002, è un’importante tappa per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea, un luogo dove ammirare opere di grande valore e conoscere la storia di Gibellina. Da non perdere il Teatro Oasi, progettato da Franco Purini e Laura Thermes, e la Chiesa Madre, opera di Ludovico Quaroni. Gibellina è raggiungibile in auto, autobus e treno.

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