Ricchezza finanziaria italiani a 5.216 miliardi di euro

Le famigie hanno meno liquidità sui conti correnti, ma ricercano maggiori rendimenti. È quello che emerge da un rapporto pubblicato dalla Fabi.

Una donna riccaLa ricchezza finanziaria degli italiani è cresciuta di quasi 80 miliardi nel 2023, raggiungendo quota 5.216 miliardi di euro: +552 miliardi rispetto al 2019, cioè prima della pandemia. L’aumento è di 72 miliardi rispetto al 2022. È quello che emerge da un rapporto pubblicato dalla Federazioni Bancari (Fabi).

Nel 2023, la quota di risparmio detenuta sotto forma di depositi e conti correnti, è passata dai 1.633 miliardi di fine 2022 ai 1.572 miliardi di settembre 2023, con circa 61 miliardi in meno (-3,73%). È tornato la voglia di guadagnare con i propri risparmi. Le famiglie investono in azioni, titoli obbligazionari e fondi comuni. In soli nove mesi le famiglie italiane hanno accumulato oltre 144 miliardi in più sotto forma risparmio, con una crescita che si aggira a poco meno del 45% circa per i titoli obbligazionari, all’1,69% per i fondi comuni e all’’1,35% per il comparto azionario. La ricchezza finanziaria degli italiani equivale a due volte e mezzo il PIL italiano e corrisponde a quasi il doppio rispetto al debito pubblico dell’Italia.

Le famiglie possiedono titoli a breve termine per un valore di 27,8 miliardi mentre è pari a ben 347,4 miliardi la fetta di risparmio investita in titoli a medio-lungo termine, con una propensione marcata verso le più lunghe scadenze rispetto all’anno precedente. Il debito pubblico dell’Italia ha toccato quota 2.855 miliardi a novembre 2023. Sale la quantità di debito pubblico detenuto da famiglie e imprese. Nei primi 11 mesi del 2023 detenevano il 13,5% di Bot e Btp, cioè 320 miliardi sui 2.378 di emissioni totali. A favorire il successo del debito pubblico hanno contribuito da un lato l’inflazione e dall’altro la scarsa remunerazione dei depositi e dei conti correnti da parte delle banche.

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