Test psicoattitudinali per magistrati

Il Consiglio dei Ministri ha approvato i test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato. Grattieri propone i test ai politici.

Nicola Grattieri e Giorgia MeloniIl Consiglio dei Ministri ha approvato l’introduzione di test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato. Si faranno per i bandi dal 2026. Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) nominerà i docenti universitari per le prove. I test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato verranno utilizzati per valutare la personalità dei candidati e dovrebbero essere simili ai test “Minnesota” già sperimentati in altri ambiti.

Durante la prova orale, il candidato riceverà dei test su un foglio, individuati dal CSM, simili a quelli utilizzati per gli agenti di polizia. Questi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale, che sarà diretto dal presidente della commissione esaminatrice. Uno psicologo sarà presente solo come ausilio. La commissione esaminatrice prenderà le decisioni specifiche riguardo ai test. Gli aspiranti magistrati avranno la possibilità di ripetere l’esame di accesso fino a quattro volte. L’Associazione Nazionale Magistrati ha protestato contro questa normativa, definendola “irrazionale”. La dispensa per infermità anche psichica esiste nell’ordinamento dal 1946.

“Se ci sono casi di squilibrio patologico si interviene ma il ministro della Giustizia ha già un potere di vigilanza e gli strumenti per intervenire in questi casi. I test psicoattitudinali per magistrati voluti dal governo Meloni non servono a nulla, è solamente propaganda”. È quello che ha dichiarato Giuseppe Santalucia, il presidente di Associazione nazionale magistrati (ANM). Il procuratore di Napoli Nicola Grattieri ha dichiarato: “Test psicoattitudinali? Se la politica ritiene siano indispensabili e utili i test per i magistrati, io aggiungo facciamoli per tutte le strutture apicali della Pubblica Amministrazione di questa nazione e quindi anche nei confronti dei politici, soprattutto quelli che hanno incarichi di responsabilità e di governo, regionali e comunali”. Andrebbero fatti pure i narco-test e l’alcol-test.

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