Ai Campi Flegrei si continua a costruire

Nell’area dei Campi Flegrei vengono rilasciate licenze edilizie per la costruzione di nuovi edifici. Un paradosso tutto italiano.

Campi FlegreiL’area dei Campi Flegrei è in piena emergenza da scosse di terremoto per il bradisismo. Alcuni lasciano le loro case, mentre c’è chi rilascia licenze edilizie per la costruzione di nuovi edifici. Un paradosso tutto italiano. Non c’è una norma di inedificabilità nei sette comuni in zona rossa dell’area dei Campi Flegrei.

Nell’area del Vesuvio nel 2003 venne approvata dalla Regione Campania una norma che sanciva l’inedificabilità assoluta per rischio vulcanico. Una proposta simile per i Campi Flegrei è stata presentata dalla consigliera regionale Maria Muscarà, ma al momento è stata ignorata. Nel frattempo si continuano a rilasciare licenze edilizie per la realizzazione di edifici che ospitano nuovi alloggi e ad approvare sanatorie. Il governo Meloni studia l’ipotesi di incentivare gli allontanamenti con contributi mirati a chi va via, ma allo stesso tempo si continuano a costruire nuove abitazioni in piena zona rossa. Sono previsti nuovi insediamenti residenziali anche nel progetto per il rilancio di Bagnoli. Il paradosso è la mancanza di una legge che vieti l’autorizzazione di nuove licenze edilizie nell’area dei Campi Flegrei, dove sono presenti sia il rischio sismico che quello vulcanico. La presenza di un vulcano attivo rende i Campi Flegrei una delle aree più pericolose a livello mondiale. Gli scienziati e il ministro della Protezione civile hanno denunciato l’eccessiva “antropizzazione” del territorio, ma le licenze edilizie continuano a essere rilasciate.

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