Crosetto: Via spese Difesa da Patto Stabilità

Il Patto di Stabilità UE impone limiti a debito e deficit. Crosetto chiede l’esclusione delle spese della Difesa per rispettare gli impegni militari.

“Via le spese della Difesa dal Patto di Stabilità”. Lo ha dichiarato oggi Guido Crosetto. Il ministro della Difesa ha aggiunto: “L’Europa deve decidere se escludere le spese della Difesa dal Patto di Stabilità. Se non sarà così, non riusciremo ad assumerci gli impegni che la stessa Europa vuole per l’Ucraina”. Alla Nato non basterà il 2%, si andrà al 3%. Una cifra enorme che l’Italia non riuscirà a reperire senza tagli ad altre voci del bilancio.

Cos’è il Patto di Stabilità?

Il Patto di Stabilità è un insieme di regole fiscali dell’Unione Europea, introdotto nel 1997, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dei debiti pubblici degli Stati membri e di promuovere la crescita economica sostenibile nell’Unione Europea. In sostanza, è un accordo che mira a prevenire eccessivi disavanzi pubblici e un eccessivo indebitamento degli Stati membri, in modo da mantenere la stabilità finanziaria dell’UE nel suo complesso. Le regole principali del Patto di Stabilità si concentrano su:

• Disavanzo pubblico: Gli Stati membri devono mirare a un disavanzo pubblico pari o inferiore al 3% del PIL.
• Debito pubblico: Il debito pubblico deve essere ridotto in modo continuo e raggiungerà il 60% del PIL entro un termine ragionevole.
• Procedure di deficit eccessivo: In caso di violazione delle regole, vengono avviate procedure di infrazione che possono portare a sanzioni finanziarie.

Nel 2023 l’Italia ha registrato un deficit pari al 7,4% del PIL, in calo rispetto all’8,6% del 2022. Alla fine del quarto trimestre del 2023 il debito pubblico dell’Italia era al 137,3% del PIL. L’Italia non riuscirà a rispettare il vincolo del 3% nel 2024, soprattutto se dovrà spendere il 3% per le spese militari. Questo è il motivo del piagnisteo del ministro Crosetto, che chiede di togliere le spese della Difesa dal Patto di Stabilità.