Raddoppia flat tax per miliardari

Il governo Meloni raddoppia la flat tax per miliardari con il Decreto Omnibus. Nuove regole fiscali in Italia per chi trasferisce la residenza.

Una donna miliardariaIl Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il decreto legge Omnibus, introducendo un’importante modifica alla cosiddetta flat tax per miliardari. Questa misura, originariamente introdotta dal governo Gentiloni nel 2017, aveva lo scopo di attirare in Italia persone con grandi patrimoni, offrendo un regime fiscale agevolato con un’imposta sostitutiva di 100.000 euro all’anno. Con il nuovo decreto del governo Meloni, tale imposta è stata raddoppiata a 200.000 euro annui per i nuovi aderenti.

La flat tax per miliardari: dettagli e vantaggi

La flat tax per miliardari permette ai soggetti con grandi disponibilità economiche di trasferire la propria residenza fiscale in Italia beneficiando di una tassazione forfettaria. Oltre all’importo base, è possibile estendere il regime agevolato anche ai familiari, con un’imposta aggiuntiva di 25 mila euro annui per ciascun membro della famiglia. Dal 2017 ad oggi, 1.186 persone hanno scelto di aderire a questa opzione fiscale. Tra i nomi più noti figura il calciatore Cristiano Ronaldo, che ha trasferito la sua residenza fiscale in Italia durante il periodo in cui ha giocato con la Juventus, dal 2018 al 2021.

Impatto economico e critiche

Secondo i dati della Corte dei Conti, il gettito fiscale derivato dalla flat tax per miliardari è stato relativamente basso, ammontando a 254 milioni di euro tra il 2018 e il 2022. Questo ha sollevato critiche riguardo all’effettiva efficacia della misura nel contribuire significativamente alle entrate fiscali dell’Italia.

Il raddoppio della flat tax

Il decreto omnibus del governo Meloni prevede che il raddoppio della flat tax si applicherà solo ai nuovi aderenti che decideranno di trasferire la loro residenza fiscale in Italia. Chi ha già usufruito del regime agevolato continuerà a pagare 100 mila euro all’anno. Questo cambiamento mira a bilanciare l’attrattiva del regime con un maggiore contributo fiscale da parte di chi sceglie di stabilirsi in Italia.

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