Fiat e gli aiuti pubblici: una storia di 220 miliardi di euro di fondi statali
La storia industriale di Fiat, ora parte di Stellantis dopo la fusione con PSA, non è solo una cronaca di successi automobilistici e trasformazioni aziendali. È anche una storia intrecciata con il supporto pubblico, che ha visto miliardi di euro di fondi statali riversarsi nelle casse dell’azienda torinese. Secondo un’analisi condotta nel 2012 da Federcontribuenti, Fiat ha ricevuto 220 miliardi di euro di aiuti pubblici dal 1975, una cifra impressionante che non è mai stata smentita dall’azienda stessa. Nel frattempo sono passati 12 anni e la cifra è cresciuta di altri miliardi.
Gli strumenti del sostegno pubblico
Gli aiuti ricevuti dalla Fiat (oggi Stellantis) si sono concretizzati attraverso diverse modalità:
- Cassa integrazione: Fondi erogati per sostenere i lavoratori nei periodi di crisi o ristrutturazione aziendale.
- Prepensionamenti: Misure volte a ridurre l’impatto sociale delle riduzioni di personale.
- Incentivi alla rottamazione: Politiche governative che hanno incentivato i consumatori a sostituire vecchi veicoli, favorendo le vendite del marchio.
- Finanziamenti per nuovi stabilimenti: Fondi pubblici destinati alla costruzione o ammodernamento di impianti produttivi.
- Altri contributi statali: Aiuti sotto forma di crediti agevolati e sovvenzioni per progetti specifici.
Un sostegno mai interrotto
L’importanza di Fiat per l’economia italiana ha giustificato il flusso continuo di risorse pubbliche. Negli anni ‘70 e ‘80, l’azienda era uno dei maggiori datori di lavoro in Italia, e le sue difficoltà rappresentavano un rischio per l’intero sistema economico. Gli interventi pubblici erano spesso considerati indispensabili per tutelare migliaia di posti di lavoro e garantire la competitività dell’industria automobilistica italiana. Oggi non più così, visto la crisi del settore automotive. Nel 2000 i dipendenti diretti della Fiat in Italia erano 112 mila, nel 2017 erano 60 mila. Un numero di unità che continua a calare. Nel 2024 il gruppo Stellantis ha fatto uso massiccio degli ammortizzatori sociali in Italia.
La fusione con PSA
Nel 2021, Fiat Chrysler Automobiles (FCA) si è fusa con il gruppo francese PSA, dando vita a Stellantis, il quarto costruttore automobilistico mondiale. Nonostante questa evoluzione, il passato di Fiat continua a sollevare interrogativi sull’equità degli aiuti pubblici e sul loro impatto a lungo termine. Con la sede legale trasferita nei Paesi Bassi e quella fiscale nel Regno Unito, molti si chiedono se gli ingenti investimenti pubblici italiani abbiano davvero generato un ritorno proporzionato per l’Italia. Il gruppo Stellantis è in piena crisi, tra forti cali di profitto e un netto tonfo delle vendite di auto in Europa e negli Stati Uniti. Carlos Tavares si è dimesso con effetto immediato dalla posizione di amministratore.
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