Meloni parla dello spread e dice una sciocchezza
Nel corso del question time alla Camera, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha celebrato il calo dello spread sotto i 100 punti base, suggerendo che questo dimostrerebbe una maggiore sicurezza dei titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi. È una sciocchezza! Questa interpretazione della Meloni è errata e rischia di alimentare una percezione distorta sui mercati finanziari.
Cos’è lo spread e perché conta
Lo spread rappresenta il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato di due paesi. Nel caso specifico, si confrontano i Btp italiani e i Bund tedeschi con scadenza decennale. Un valore di 100 punti base significa che gli investitori richiedono un rendimento superiore per acquistare Btp rispetto ai Bund, riflettendo una maggiore percezione di rischio associata al debito italiano. Esattamente il contrario di ciò che ha detto la premier Meloni.
Il calo dello spread: segnale positivo ma non definitivo
Il calo dello spread tra Btp e Bund è stato influenzato dall’aumento dei rendimenti dei titoli tedeschi. In particolare, il rendimento del Bund decennale è salito, riducendo così il differenziale rispetto ai Btp italiani. Il mercato continua a considerare il debito italiano più rischioso:
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Rendimento Bund decennale: 2,615%
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Rendimento Btp decennale: 3,659%
Ciò significa che gli investitori chiedono un premio maggiore per acquistare titoli italiani rispetto ai tedeschi. La riduzione dello spread non è dovuto a un miglioramento della percezione del rischio sui titoli italiani, ma piuttosto a un aumento dei rendimenti tedeschi. È un dettaglio importante che spesso viene frainteso nel dibattito politico ed economico. Per la cronaca, oggi (15 maggio) lo spread è risalito a 104,400. Di seguito potete vedere i grafici del Btp Italia (dal 1999 a maggio 2025), Bund Germania (dal 1980 a maggio 2025) e dello Spread (dal 1999 a maggio 2025).

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