Nord vs Sud: differenze nei giorni lavorativi e negli stipendi secondo la CGIA di Mestre
Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, esistono profonde differenze tra Nord e Sud Italia in termini di giorni lavorativi annui e livelli retributivi medi. Lo studio evidenzia come al Nord si lavori in media 255 giorni all’anno, mentre al Sud solo 228, ben 27 giorni in meno. La media nazionale si attesta a 246,1 giorni.
Le cause principali di questo squilibrio sono due fattori correlati: Economia sommersa più diffusa al Sud (che riduce i dati ufficiali dei giorni lavorati) e maggiore precarietà occupazionale nelle regioni meridionali (che influisce negativamente sulla media annua). Lombardia e Veneto in cima alle classifiche di giorni lavorativi e livelli retributivi medi. Il dato sui giorni lavorativi sarebbe ribaltato se fossero incluse anche le ore in nero. Al Sud si lavora di più rispetto al Nord e si guadagna di meno.
Al Nord la retribuzione media giornaliera nel 2023 era di 104 euro lordi, al Sud si è fermata a 77 euro (pari a un differenziale del 35 per cento). Lecco prima con quasi 265 giorni. In fondo Foggia, Trapani e Rimini. Milano al top per gli stipendi: 34.343 euro medi contro 13.388 euro a Vibo (ultima in classifica). Questi dati confermano un’Italia spaccata: il Nord lavora di più e guadagna meglio, mentre il Sud fatica a tenere il passo, penalizzato da instabilità occupazionale e scarsa qualità del lavoro. Una fotografia che sollecita riflessioni urgenti sulle politiche per ridurre il divario territoriale.
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