In 13 anni l’Italia ha perso 193 mila aziende under 35

Tra 2011 e 2024 l’Italia ha perso 193 mila imprese giovani (-30,6%). Crollo nel Mezzogiorno e -65 miliardi potenziali di PIL.

L’Italia perde imprese giovaniliSecondo l’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, tra il 2011 e il 2024 l’Italia ha registrato una perdita di 193 mila imprese guidate da under 35, con un calo del 30,6%. Nel solo Mezzogiorno la contrazione ha superato le 87 mila unità, segnalando un forte arretramento della vitalità imprenditoriale giovanile nel Sud.

Nel medesimo periodo, il numero complessivo di imprese italiane è diminuito solo del 4,2%, evidenziando come il rallentamento colpisca in modo sproporzionato le nuove generazioni di imprenditori.

Solo l’8,7% delle imprese è guidato da under 35

La quota di imprese giovanili sul totale è scesa dall’11,9% del 2011 all’8,7% del 2024, segno di una progressiva difficoltà per i giovani a fare impresa. Secondo Confcommercio, se oggi la percentuale di aziende guidate da under 35 fosse la stessa di tredici anni fa, il PIL nazionale sarebbe più alto di 49-65 miliardi di euro.

Le cause: burocrazia, accesso al credito e precarietà

Tra le principali cause individuate ci sono la complessità burocratica, la scarsa disponibilità di credito e la mancanza di politiche strutturali a sostegno dell’imprenditoria giovanile. A ciò si aggiungono le difficoltà economiche post-pandemia e l’incertezza legata alle transizioni digitale ed energetica.

Confcommercio: “Serve una strategia nazionale per i giovani imprenditori”

L’associazione sottolinea la necessità di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo dell’impresa attraverso incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione e riduzione dei costi di avvio. Solo così sarà possibile invertire la tendenza e rilanciare la crescita del Paese.

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