Pensioni in Italia 2024: il 28% dei pensionati sotto i 1.000 euro al mese

Nel 2024 il 28% dei pensionati italiani ha meno di 1.000€ al mese. Spesa INPS in crescita del 4,9%, forti differenze di genere.

Pensioni INPS 2024Nel 2024, secondo l’Osservatorio INPS, il quadro delle pensioni INPS 2024 mostra una realtà complessa: quasi 4,6 milioni di pensionati, pari al 28,1% del totale, percepiscono meno di 1.000 euro al mese. Un dato che evidenzia quanto una parte significativa dei pensionati italiani viva con redditi modesti.

Distribuzione delle pensioni in Italia nel 2024

  • Fino a 500 euro mensili: 19,5%

  • Tra 500 e 1.000 euro: 28,1% (inclusi i 4,6 milioni sotto i 1.000 €)

  • Tra 1.000 e 1.500 euro: 13,7%

  • Oltre 1.500 euro lordi: 32,4% (7,5 milioni di trattamenti)

Complessivamente, i beneficiari di pensioni INPS sono 16,3 milioni, in aumento dello 0,5% rispetto al 2023. La spesa pensionistica totale ha raggiunto 364 miliardi di euro, con una crescita del 4,9% su base annua.

Divario di genere nelle pensioni INPS 2024

Il report evidenzia anche un forte divario tra uomini e donne: l’importo medio delle pensioni maschili supera quello femminile del 34%. Questo gap deriva da carriere lavorative più brevi e retribuzioni inferiori per le donne, che si riflettono inevitabilmente sui trattamenti pensionistici.

Analisi: povertà e sostenibilità del sistema previdenziale

I dati sulle pensioni INPS 2024 mettono in luce una doppia sfida per l’Italia: da un lato, la necessità di garantire sostenibilità al sistema previdenziale, dall’altro la tutela dei pensionati con redditi bassi, spesso a rischio povertà. L’aumento della spesa pensionistica è in parte legato all’inflazione e agli adeguamenti automatici degli importi, ma resta fondamentale un intervento strutturale per rendere il sistema più equo e duraturo.

Il 2024 conferma l’urgenza di una riforma delle pensioni in Italia che premi chi ha versato contributi regolari e garantisca una pensione dignitosa per tutti i cittadini. Le pensioni INPS 2024 restano un tema cruciale per l’equilibrio economico e sociale del Paese.

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