Percolato in mare. Arrestati Marta Di Gennaro e Corrado Catenacci

Di Gennaro, Catenacci e BassolinoUn’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli ha portato alla ribalta una verità sconcertante. Gli impianti di depurazione della Campania venivano usati per sversare in mare il rifiuto liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani. Questo rifiuto liquido è chiamato percolato.

Questa mattina, nell’ambito di un’operazione  eseguita in varie zone d’Italia dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico e dalla guardia di finanza, sono stati arrestati Marta Di Gennaro(ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile) e il prefetto Corrado Catenacci(ex commissario ai rifiuti della Regione Campania). Nella stessa operazione sono state arrestate altre 12 persone. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.

Agli arresti domiciliari è finito pure Gianfranco Mascazzini, attualmente commissario in Abruzzo(gestisce 40 milioni di euro finalizzati a interventi per far fronte al rischio idrogeologico) ed ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Oltre alle 14 persone arrestate, ci sono anche 38 indagati. Tra i nomi “illustri” spiccano quelli di Antonio Bassolino e Gianfranco Nappi.

Ci sono anche l' ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l'ex assessore regionale Luigi Nocera e l'ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi, tra le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta. Sono complessivamente 38 le persone indagate dalla procura della Repubblica di Napoli.

Gli inquirenti hanno accertato l’esistenza di un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori degli impianti di depurazione campani che ha consentito lo sversamento in mare il percolato in violazione delle norme a tutela dell’ambiente. Il rifiuto liquido prodotto dalle discariche veniva immesso senza alcun trattamento nei depuratori e finiva in mare inquinando gran parte della costa della Campania.

Nell’estate del 2009 scoppiò il caso della presunta presenza di vermi sulle spiagge di Napoli e Caserta. Il programma “Striscia La Notizia” realizzò un servizio(video) che documentò il funzionamento non corretto del depuratore di Cuma. All’inizio dell’estate 2010 i depuratori di Foce Regi Lagni, Orta di Atella, Succivo, Marcianise, Acerra e Cuma erano fermi per mancanza di fondi.

Nel luglio del 2010 il commissario prefettizio del Comune di Pozzuoli ha vietato la balneazione su quasi tutto il litorale di Licola e Pozzuoli per la presenza di “streptococchi fecali” e “escherichia coli”. Ora esce fuori anche la storia del percolato. Questa sarà la “mazzata” definitiva al turismo balneare in Campania. Che schifo.

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