Riparti con Eni ha fatto partire la vera concorrenza

Eni ha ridotto il prezzo dei carburanti di 20 centesimi nei week end. L'iniziativa è stata copiata anche da Q8 ed Esso. La prima chiede l'intervento dell'Antitrust.

La pubblicità di Eni con Rocco PapaleoDopo la mossa di Eni con i forti sconti su Iperself nel fine settimana, sugli impianti self-service si è registrata una vera e propria “guerra” di sconti con la risposta di altre compagnie. Dalle 13 di sabato alle 24 di domenica la benzina e il diesel costava rispettivamente 1,60 e 1,50 euro/litro in circa 3 mila punti vendita. L’offerta di Eni è stata copiata anche da Q8 ed Esso.

La prima ha risposto con ribassi su Q8Easy a 1,495 e 1,595 per benzina e diesel sulla linea Easy e 1,50 e 1,60 su quella tradizionale, mentre Esso ha ritoccato a 1,595 e 1,495 per benzina e diesel. Ieri(18 giugno), la Q8 ha fatto sapere di essere contraria all’iniziativa e ha chiesto l’intervento dell’Antitrust. L’amministratore delegato e presidente, Alessandro Giliotti, ha dichiarato “Siamo stati costretti nostro malgrado a reagire a difesa dei volumi di vendita, dei nostri investimenti e della stessa presenza dell’azienda sul mercato. Ci aspettiamo che l’Antitrust valuti tempestivamente la legittimità dell’iniziativa di Eni, offrendo sin d’ora ogni più ampia collaborazione al riguardo”.

Una volta tanto che c’è un’iniziativa a favore dei consumatori questi pretendono l’intervento dell’Antitrust. Ma per favore. La verità è che il prezzo reali dei carburanti dovrebbe essere quello offerto dai Eni nello scorso weekend. Il motivo? Dall’inizio di maggio ad oggi il prezzo del petrolio è calato di 20 dollari. Fino al 16 giugno i ribassi erano stati impercettibili. L’offerta di Eni ha una spiegazione: il consumo dei carburanti è in calo. L’Unione Petrolifera afferma che in Italia c’è stato un crollo del 25% negli ultimi 5 anni. Nel 2012 potrebbero essere persi altri 4 milioni di tonnellate di carburante. La gente non è più disposta a pagare la benzina come l’oro.

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