L’inquinamento atmosferico provoca il tumore ai polmoni

Confermata per la prima volta la stretta relazione fra inquinamento atmosferico e tumore del polmone. Lo rivela una ricerca europea pubblicata su "Lancet Oncology".

Un rogo tossico a NapoliIl tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. Solo in Italia nel 2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi. Una ricerca europea pubblicata sulla rivista “Lancet Oncology” mette in relazione l’inquinamento atmosferico e tumore del polmone.

Dalla ricerca emerge che più alta è la concentrazione di inquinanti nell’aria maggiore è il rischio di sviluppare un tumore al polmone. Lo studio è stata condotto su 300 mila persone di 9 paesi europei, seguite per 13 anni di fila. Per l’Italia sono stati monitorati cittadini di Torino, Varese e Roma e la situazione è risultata tra le peggiori d’Europa. Poteva andare peggio se nella ricerca fosse stata inclusa anche Napoli, nota come la città della “Terra dei Fuochi”. I ricercatori hanno misurato in particolare l’inquinamento dovuto alle polveri sottili tossiche presenti nell’aria(particolato Pm 10 e Pm 2,5) dovute in gran parte alle emissioni di motori a scoppio, impianti di riscaldamento, attività industriali.

Lo studio ha permesso di concludere che, per ogni incremento di 10 microgrammi di Pm 10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%. Tale percentuale sale al 51% per una particolare tipologia di tumore, l’adenocarcinoma, l’unico tumore che si sviluppa in un significativo numero di non fumatori. Inoltre si è visto che se nell’arco del periodo di osservazione un individuo non si è mai spostato dal luogo di residenza iniziale, dove si è registrato l’elevato tasso di inquinamento, il rischio di tumore al polmone raddoppia e triplica quello di adenocarcinoma.

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