Il sindaco delle pagliacciate

Luigi De Magistris si mette a festeggiare con i napoletani l'arrivo del 2014. Tra un bicchiere e l'altro "spara" una raffica di "vrenzolate". Intanto i problemi restano.

Luigi De MagistrisMi tocca parlare nuovamente di Luigi De Magistris. Il sindaco delle “pagliacciate” continua ad occuparsi del centro storico e del lungomare, dimenticando il resto della città. L’ex magistrato ha festeggiato in piazza l’arrivo del 2014.

Fin qui nulla di male, se non fosse che l’amministrazione comunale non può permettersi di buttare soldi per plagiare una parte del popolo(stupido?). Le risorse devono essere adoperate per migliorare i servizi. Per esempio, il tanto atteso manto stradale al corso Secondigliano non è ancora arrivato. Per non parlare della scala mobile non funzionante nella stazione di Piscinola. Il sottoscritto ha scoperto il problema all’inizio di settembre. Il 10 dicembre 2013 ho segnalato il disservizio al sindaco De Magistris durante la diretta de “Il Fatto TV”.

Il cronista de “Il Fatto Quotidiano” menzionò il mio tweet. De Magistris rispose che non sapeva nulla e che si sarebbe adoperato per risolvere il problema. Oggi(2 gennaio) la scala mobile non è ancora stata riparata(foto). La cosa buffa è che sul cartello c’è scritto: “Impianto Scala mobile non funzionante nella stazione di Piscinolatemporaneamente fuori servizio. Stiamo lavorando per ripristinarlo nel più breve tempo possibile”. Cosa intendono per temporaneamente e breve? Misteri della psiche umana. Ma torniamo alla festicciola di piazza del Plebiscito.

Tra un bicchiere di champagne e l’altro, il nostro caro sindaco ha sparato una raffica di “vrenzolate”. De Magistris dice che Napoli è la città più bella del mondo. Peccato che la ricerca annuale de “Il Sole 24 Ore” dedicata alla “Qualità della vita nelle province italiane” indichi la nostra città come maglia nera della vivibilità. Caro De Magistris, smetta di fare pagliacciate e si occupi dei problemi della città. Va a finire che “l’onda umana” arriva sotto palazzo San Giacomo e questa volta non sarà per applaudirla.

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