Consiglio di Stato dice no alle nozze gay

Il Consiglio di Stato riapre il tema della trascrizione delle nozze gay: "Sindaci non possono trascrivere quelle fatte all’estero”. Polemiche sul giudice anti LGBT.

Luigi De Magistris e la coppia gaySecondo le sentenze depositate dal Consiglio di Stato sulle nozze gay, le trascrizioni dei matrimoni celebrati all’estero, effettuate in alcuni comuni italiani, sono illegittime. “Il Consiglio di Stato mi dà ragione: i matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono previsti dalla legge italiana, pertanto le trascrizioni fatte dai sindaci sono illegittime”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano sulla decisione dei giudici amministrativi di secondo grado, che ribalta una pronuncia della Corte Costituzionale.

La sentenza del Consiglio di Stato è una sconfitta per Luigi De Magistris, uno dei sindaci che ha istituito nell’estate del 2014 il registro delle nozze gay. In un anno e mezzo, solo una trentina di coppie gay hanno trascritto il matrimonio celebrato all’estero nel registro dell’Anagrafe del Comune di Napoli. Quel registro è diventato cartastraccia dopo la sentenza del Consiglio di Stato. La stessa sorte toccherà anche per il bimbo con due madri, l’altra pagliacciata firmata dal sindaco di Napoli. Finché non verrà riconosciuto legalmente, il matrimonio gay rimarrà solo una presa in giro e un modo per i politicanti di esporsi come paladini dei diritti. Diverse le reazioni alla sentenza del Consiglio di Stato. Esultano NCD, Forza Italia e Comunione e Liberazione. Maurizio Lupi ha dichiarato: “Il matrimonio è tra uomo e donna”. Accuse dall’Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford: “La sentenza è un ritorno al passato. Troppa preoccupazione verso la politica”. E annuncia un ricorso alla Corte UE. “Il giudice estensore della sentenza è un simpatizzante di CL e pro family”. Questa è l’accusa fatta da Franco Grillini, presidente di Gaynet.

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