De Masi: Con Renzi sono raddoppiati i poveri

Il sociologo Domenico De Masi parla dei disastri fatti da Matteo Renzi nei 1.015 giorni da premier. L'Italia è ripartita solo sulla carta. Guarda il video.

Domenico De MasiMatteo Renzi si è dimesso dopo la batosta al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Il posto del segretario del Partito Democratico è stato preso da Paolo Gentiloni, la versione sobria di Renzi. Da questo punto di vista non è cambiato nulla. Il nuovo premier proseguirà l’opera neo liberista del suo predecessore. Cosa ci ha lasciato Renzi?

L’Italia è ripartita solo a parole. La povertà è raddoppiata nei 1015 giorni del governo Renzi ed è stato legalizzato il lavoro nero con l’estensione in tutti i settori dei voucher. Di questo e altro ha parlato Domenico De Masi nella puntata dell’11 dicembre 2016 di “Omnibus”. Il sociologo ha dichiarato: “La sinistra è quella parte del potere che si fa carico e dà voce agli sfruttati. C’è stato uno neo liberalismo e non c’è stato un neo marxismo, questo ha creato un dislivello enorme nel nostro Paese”. Fatta questa premessa, De Masi ha parlato dei “risultati” ottenuti dal governo Renzi: “Due anni sono pochi ed è stato fatto tantissimo. Sono raddoppiati i poveri con Renzi. L’Italia oggi c’ha il 47% dei normalmente poveri e 6 milioni di poveri assoluti, che significa la fame. Gli insegnanti sono in subbuglio e hanno tutti votato No”. Il sociologo menziona anche il libro “Il ritorno del lavoro” di Pietro Ichino: “Ma qua vogliamo pigliarci in giro? Siamo passati, per i giovani, dal 42% al 37% perché abbiamo messo anche i voucher, considerandoli come lavoratori. Possiamo prendere in giro chi è occupato come noi, ma chi è disoccupato non può essere preso in giro”. De Masi ha attaccato Renzi anche per aver preferito Sergio Marchionne alla Cgil e per aver abbandonato il Sud. Conclusioni? Il segretario del PD ha distrutto il welfare lasciando solo macerie.

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