Quel manifesto non si tocca

Manifesto a Pomigliano d'Arco Da quando è iniziata la campagna elettorale per le regionali e le comunali, molte città hanno subito una brutta trasformazione. Gli aspiranti candidati hanno rappezzato in modo scellerato i muri delle città con i propri manifesti.

Di questo problema ne ho già parlato nel post “Quale candidato ha imbrattato di più i muri a Napoli?”. L’affissione selvaggia oltre a rovinare l’immagine della città, costerà anche un po' di soldi ai contribuenti. Finite le elezioni, ci saranno delle aziende(degli “amici degli amici”?) che incasseranno soldi a “palate” dai Comuni per ripulire i muri delle città.

Con la diffusione capillare(?) di internet, credo che dovrebbe cambiare anche il modo di fare la campagna elettorale. Basta con i manifesti selvaggi. In futuro, i candidati dovrebbe utilizzare internet per promuovere il proprio “programma”.

Ma torniamo a parlare dei manifesti selvaggi. A Pomigliano d’Arco ci sono le comunali. Mario Amato, candidato nella “Lista Civica Movimento 5 Stelle” denuncia una cosa gravissima. Nei giorni scorsi, una persona su una gru ha affisso dei manifesti sotto un cavalcavia(video) di un candidato dell’UDC.

Amato ha fatto notare la cosa alle autorità competenti. Ma nessuno è intervenuto. Dopo alcune ore, Amato ha ricevuto una bella mail dal candidato dell’UDC in cui “l’allievo di Casini” scrive “Attento, virus in acted......non ti esporre troppo”. A voi le conclusioni…

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