Santoro non firma il contratto bavaglio

Michele Santoro La settimana scorsa è scoppiato un vero e proprio putiferio mediatico quando è circolata la voce che la Rai avrebbe “imbavagliato” Santoro con una buonuscita milionaria.

Il pourparler prevedeva la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente e un nuovo contratto da collaboratore per realizzare alcune miniserie televisive.

Questo nuovo contratto però avrebbe significato un Santoro lontano dai talk show politici. In pratica la Rai stava comprando il silenzio del conduttore di “AnnoZero”. Non a caso questo blog ha subito ipotizzato che Santoro si fosse venduto. Per fortuna sembra che non sarà così.

Oggi(25 maggio), Michele Santoro ha chiarito che non lascerà la Rai e non firmerà il “contratto bavaglio”. Il conduttore di “AnnoZero ha dichiarato “In questa situazione non ha alcun senso continuare ad immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era solo porre fine ad una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell'interesse della Rai e del pubblico. Le continue fughe di notizie hanno violato l'impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine. Trasmissioni televisive della Rai hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d'opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era mai avvenuto in precedenza”.

Poche ore prima Paolo Garimberti, presidente della Rai, aveva dichiarato che Santoro era una risorsa della Rai e doveva restare in ogni caso. A questo punto vedremo come andrà a finire questa telenovela, anche perché non credo che i politicanti anti Santoro si fermino…

A proposito di “guerra”, ieri nell'anticipazione di “Porta a Porta”, Bruno Vespa ha replicato alle accuse lanciate da Michele Santoro. Il “vassallo doc” ha detto “Santoro ha fatto di quelle che definisce persecuzioni politiche un eccellente investimento finanziario”.

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