Tra pochi mesi Napoli sarà di nuovo sommersa dai rifiuti

Il business della munnezza Il Natale 2007 è stato uno dei più brutti per Napoli. La città era in piena emergenza rifiuti. Le strade erano impercorribili per colpa della gran quantità di sacchetti della spazzatura sparsi un po' ovunque.

All’inizio del 2008 scoppiò una vera e propria rivolta a Pianura, perché una “mente” folle voleva riaprire la vecchia discarica. Questo “casino” andò avanti per un paio di mesi, finché non intervenne l’illusionista Silvio Berlusconi con il “fido” Guido Bertolaso.

Il tipo venuto da Arcore risolse il problema facendo la cosa più semplice e più antiquata, ovvero qualche “buco” in campagna e trasformando un progetto di parco acquatico in discarica. Naturalmente il progetto prevedeva anche qualche “cancrovalorizzatore”(ops termovalorizzatore). All’inizio Berlusconi per la Campania aveva in mente 5 inceneritori, di cui 2 a Napoli.

Il 26 marzo 2009 Berlusconi e Bassolino inauguravano il “super tecnologico” termovalorizzatore di Acerra. Alla stampa i due professarono una gran quantità di balle sul problema inquinamento di quel “mostro”. Il tanto decantato termovalorizzatore non sta funzionando a pieno regime(da aprile 2010 la line1 è ferma per un guasto) e soprattutto inquina tantissimo.

La nuova emergenza però non sarà causata dall’inutile termovalorizzatore, ma dal “riempimento” delle discariche e dalla mancanza di un progetto serio che riduca i rifiuti alla fonte e incentivi la raccolta differenziata “porta a porta” su larga scala. Per capire meglio la situazione, basti pensare che attualmente nella discarica di Chiaiano c’è posto per i rifiuti di Napoli e Marano solo per i prossimi 15 mesi. Preoccupa anche la mancanza di fondi. Il governo ha lasciato debiti per 20 milioni di euro.

Ma una nuova emergenza rifiuti “serve” anche per un altro “scopo”. Nel comune di Giugliano, in località Taverna del Re, ci sono milioni di finte ecoballe “prodotte” dalla società Impregilo. I poteri forti vogliono costruire un inceneritore a pochi passi dal deposito per bruciare quelle ecoballe. La nuova emergenza rifiuti servirà per costringere i napoletani ad accettare un altro inceneritore…

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