La Repubblica della munnezza

Due turiste tra la munnezza di Napoli La città di Napoli è di nuovo invasa dai rifiuti. Questa volta la colpa è dei dipendenti del settore ambientale, che a causa di uno sciopero di 24 ore non hanno fatto la raccolta fino alle 22:30 di martedì(15 giugno).

Nonostante lo sciopero sia finito, le strade di Napoli sono ancora invase dai rifiuti. Questo perché il 13% degli operatori ecologici ha inviato il certificato medico, mentre il restante si è rifiutato di fare lo straordinario.

Ieri(16 giugno), la situazione era critica un po' ovunque. Oggi la situazione è migliorata nelle zone “per bene” di Napoli, mentre a Scampia e in periferia le strade sono ancora piene di sacchetti, cartoni e cassonetti riempiti oltre misura. Secondo stime, in strada ci sarebbero ancora 600 tonnellate di rifiuti da smaltire. L’obiettivo è di ripulire la città entro sabato.

Naturalmente appena Napoli è invasa dai rifiuti scoppia anche un’emergenza mediatica. Tutti i telegiornali ne parlano. Stranamente però nessuno riporta l’emergenza rifiuti scoppiata a Palermo da un paio di settimane. Questo dovrebbe far riflettere.

Sulla “questione Napoli” ho una mia opinione. Secondo me queste emergenze sono volute per costringere la popolazione ad accettare gli inceneritori e le discariche. Chi vivrà vedrà…

Commenti

  1. Non credo sia questione far accettare l'inceneritore.Ormai l'impianto è stato già imposto ai cittadini,il piccolo dittatore di Arcore se ne è sbattuto della volontà popolare,delle proteste,dei cortei,dei presidi,delle manganellate alla cieca su vecchi e donne durante le pacifiche rivolte del popolo napoletano.Con uncolpo di spugna tutto magicamente è sparito,nessuno viene più giù al Sud per i comizi grillini sull'ambiente,nessun TG parla più della situazione dell'inceneritore.Insomma tutto è rientrato nella normalità,intanto l'impianto di Acerra continua ad inquinare,le discariche sono ancora presidio militare inavvicinalbile da tutti colo che non abbiano regolare permesso del ministero degli interni.L'Europa ci condanna,ma noi ce ne sbattiamo il cazzo e continuiamo su una strada senza uscita.Gli scioperi non sono voluti,però mi chiedo come mai la costruzione dell'inceneritore,che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi legati alla raccolta dei rifiuti,che avrebbe dovuto dare lavoro,rpodurre ricchezza e salvato l'ambiente,ad oggi è ancora solo una fabbrica di tumori ed in più è socialmente devastante.Perchè nessun cazzo di giornalista scrive un bilancio a quasi una anno dalla messa in funzione di questo ecomostro?La verità è che vogliono lasciarci morire così,nell'indifferenza generale dei Veronesi truffatori sponsorizzatori di Veolia,di governi papponi che sghignazzano su terremoti e cancri,dei comici populisti che cavalcano l'onda fin quando non si infrangono su barriere coralline di merda e rifiuti.Rassegnatevi,dobbiamo morire così,seppelliti dalla monnezza.Che schifo.

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  2. Guarda che i politicanti hanno in mente di costruire altri inceneritori in Campania. Uno lo dovrebbero fare anche a Giugliano dove sta il deposito delle finte ecoballe. Rassegnarsi sarebbe anche una cosa accettabile, il problema è che la stragrande maggioranza dei napoletani se ne frega di queste cose. Se ne accorgono solo quando gli arriva un "cancro in famiglia". Saluti.

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