Cacciapuoti è fuggito in Colombia

Banca Popolare del Meridione Il caso “Banca Popolare del Meridione” sta diventando un vero e proprio mistero.

Raffaele Cacciapuoti, l’ideatore della “Banca fantasma”, sarebbe fuggito in Colombia. Non è una voce, ma un riscontro ottenuto dagli investigatori “seguendo” una traccia telematica.

Nel soggiorno colombiano, l’indagato nell’inchiesta sulla “Banca Popolare del Meridione” ha studiato e messo a punto la propria strategia difensiva. Cacciapuoti si presenterà in Procura accompagnato da un avvocato.

Nel frattempo spuntano dal nulla alcune frasi scritte da Cacciapuoti sul profilo Facebook. L’ideatore della “Banca fantasma” ha una propria visione dell’etica. Cacciapuoti ha scritto “Uno stupido è chi causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”.

Tornando alle cose serie, a Napoli va avanti l’inchiesta sulla “Banca fantasma”. Cacciapuoti è indagato per appropriazione indebita e ricettazione. L’ideatore della “Banca Popolare del Meridione” ha fatto “girare” una ventina di assegni ritenuti falsi dagli inquirenti.

Nei prossimi giorni saranno ascoltati(come testimoni) sindaci ed esponenti del consiglio di amministrazione del comitato promotore della “Banca Popolare del Meridione”. Verranno a testimoniare anche un gruppo di imprenditori milanesi. Quest’ultimi ricordano di aver trascorso una giornata in barca con Cacciapuoti in giro per il golfo di Napoli, tra champagne e lusso ostentato. Il napoletano gli aveva offerto quote della Banca, ma i milanesi aveva gentilmente rifiutato.

Nelle ultime ore è stata messa anche una “taglia” di mille euro sulla testa di Cacciapuoti. L’iniziativa è stata promossa da Emilio Borrelli(commissario regionale dei Verdi) e Angelo Pisani(presidente dell’associazione “Noi Consumatori”). I due hanno dichiarato “Rivolgiamo un appello a tutti i napoletani del mondo affinché ci aiutino a trovare quest’uomo che è fuggito con i soldi dei risparmiatori”.

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