Mercato auto in crisi. Il governo varerà nuovi incentivi?

Peugeot 107 Un paio di settimane fa, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che reintrodurrà gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 5 in 15 regioni a rischio inquinamento. Sarà un caso, ma dopo alcuni giorni “FederAuto” lancia un allarme per il mercato dell’auto. Nel mese di luglio le immatricolazioni sono crollate del 26%.

Filippo Pavan Bernacchi, presidente della neonata “Federauto”, ha dichiarato “Negli USA Obama visita lo stabilimento Chrysler ed elogia Sergio Marchionne che riceve, nel contempo, consensi dagli operai. Obama si spinge a rivendicare di aver varato la legge sulla rottamazione che ha salvato almeno 100 mila posti di lavoro, permettendo nel contempo di realizzare auto e camion che consumando meno ci porteranno verso un futuro di indipendenza energetica. In Italia è il contrario”.

Per uscire da questo periodo “nero”, Bernacchi propone di rinnovare i bonus pluriennali per svecchiare il parco auto e incentivare le vetture a basso impatto ambientale(soprattutto quelle alimentate a GPL e a Metano) e una politica seria per riallineare la tassazione delle vetture aziendali agli altri paesi europei.

In pratica il presidente di Federauto vuole altri incentivi che consentirebbero(secondo lui) anche la riduzione delle spese mediche legate alla cattiva qualità dell'aria. Il nuovo motto dei produttori di auto è diventato “nuove macchine per migliorare la qualità d’aria”. Ma non sarebbero più utile ed efficace ridurre drasticamente il numero delle auto circolanti?

Se proprio è necessario, gli incentivi vanno introdotti “solo” per le auto prodotte in Italia. Sarebbe un controsenso acquistare un auto della Fiat(o di un’altra casa costruttrice) prodotta in Polonia(o in un’altra nazione) usufruendo degli incentivi…


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