Sessantacinque anni fa la bomba su Hiroshima
Il 6 agosto del 1945 gli Stati Uniti decisero di mettersi sullo stesso livello della Germania nazista.
Alle ore 8.15 del mattino di quel giorno un bombardiere dell'aeronautica militare statunitense lanciò una bomba atomica(chiamata “Little Boy”) sulla città giapponese. L'esplosione si verificò a 580 metri dal suolo, con uno scoppio equivalente a 13 chilotoni di TNT.
Non contenti del risultato ottenuto, il 9 agosto 1945 gli americani lanciarono un’altra bomba sulla città di Nagasaki. Per quelle due “prove” di forza americane morirono tra le 100.000 e le 200.000 persone, quasi esclusivamente civili.
Oggi(6 agosto), nella città di Hiroshima si è celebrato il 65° anniversario di quel tragico evento. Alle 8.15 del mattino(l’1.15 in Italia) è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Alla cerimonia, tenuta nel Peace Memorial Park realizzato nel centro della città rasa al suolo il 6 agosto 1945, hanno partecipato oltre 55 mila persone. Per la prima volta erano presenti anche un’autorità degli Stati Uniti e il segretario delle Nazioni unite.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dichiarato “Siamo tutti insieme in un viaggio da Ground Zero a Global Zero, ovvero un mondo libero dalle armi di distruzione di massa. E' l'unica via percorribile verso un mondo più sicuro. Finché esisteranno gli armamenti atomici saremo costretti a vivere sotto un'ombra nucleare”.
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