Di Pietro: Berlusconi stupratore della democrazia

Berlusconi invita Fini a fermare Di Pietro La giornata di oggi(29 settembre) è stata molto dura per Silvio Berlusconi. Il premier pensava di fare una “passeggiata” per ottenere il voto di fiducia alla Camera. Invece, ha dovuto fare i conti con un’opposizione che ha infierito senza pietà.

Alla fine, il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia con 342 voti su 620 disponibili. I deputati che hanno votato la sfiducia sono stati 275. 3 non hanno votato. Gli assenti erano 9, di cui solo uno del PDL. La maggioranza è tenuta in piedi dai 35 deputati “finiani” e dai 5 uomini di Lombardo. Senza questi 40 voti il governo non raggiunge la fatidica quota di 316, cioè la metà più uno dei componenti dell’assemblea di Montecitorio.

In poche parole, Berlusconi è sulla graticola se non esaudisce le richieste dei finiani e di Lombardo. A questo punto, è probabile che il premier affidi il Ministero dello Sviluppo ad uno dei due “schieramenti” per guadagnare tempo. Umberto Bossi però preme per un ritorno immediato alle urne. Il leghista ha dichiarato “La strada è stretta e i numeri risicati nella vita è meglio prendere la strada maestra, la strada maestra è il voto”.

Nel pomeriggio, Antonio Di Pietro ha criticato duramente Berlusconi definendolo “lo stupratore della democrazia”(video). La dichiarazione ha creato molto scompiglio in aula. Gianfranco Fini ha richiamato per ben 4 volte il leader dell’Italia Dei Valori. Ottimi anche gli interventi di Bocchino(FLI), Casini(UDC) e Bersani(PD). Il segretario del Partito Democratico ha invitato Berlusconi ad andare a Napoli per la nuova emergenza rifiuti.

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