Istat: Cresce la disoccupazione in Italia

Disoccupati di "Full Monty" Un paio di settimane fa, Silvio Berlusconi disse che l’Italia stava meglio rispetto al resto d’Europa dal punto di vista del lavoro. I dati diffusi dall’Istat “smascherano” le balle del presidente del Consiglio.

Nel secondo trimestre del 2010 la disoccupazione in Italia è salita all’8,5%. Si tratta del livello più alto dal terzo trimestre del 2003. L’aumento dei senza lavoro è stato del 0,1% rispetto al primo trimestre 2010 e del 1% rispetto al secondo trimestre del 2009.

Il tasso di disoccupazione maschile sale dell’1,3%(da 6,3% a 7,6%) rispetto allo stesso trimestre del 2009, mentre quello femminile passa dal 8,8% al 9,4%(+0,6%). Dividendo l’Italia in tre, si scopre che al nord il tasso è salito al 5,9%(+0,9%). Al centro la disoccupazione è arrivata al 7,1%(+0,4%), mentre al sud il tasso è salito al 13,4%(+1,5%).

Nel secondo trimestre del 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione ha raggiunto 2.136.000 unità, con un aumento dell'1,1%(+24 mila unità) rispetto al primo trimestre. Rispetto allo stesso periodo del 2009 l'aumento è stato del 13,8%. L’Istat comunica che si tratta del livello più alto dal secondo trimestre 2001.

Il dato più preoccupante rimane però quello della disoccupazione giovanile. Nel secondo trimestre del 2010 i giovani(15-24 anni) senza lavoro sono arrivati al 27,9%. E’ il dato più alto dal secondo trimestre del 1999. Il record assoluto rimane il 29,2% toccato a maggio 2010.

Il peggio deve ancora arrivare. Nelle ultime settimane, molte aziende del settore tessile stanno chiudendo le fabbriche in Italia per aprirle in Serbia. Tradotto, usciranno altri disoccupati. E meno male che questo era il governo del fare…

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