Gita turistica ad Avetrana

Giornalisti e curiosi davanti casa MisseriDa alcuni anni la televisione sta cambiando il modo di pensare e vivere degli italiani. Nel 2000 ha debuttato in Italia il “Grande Fratello”. A distanza di 10 anni quasi tutto è diventato un reality. Perfino un delitto atroce.

L’omicidio di Sara Scazzi ha intristito molte persone, ma allo stesso tempo ha creato una sorte di incantesimo televisivo. Rai e Mediaset stanno dedicando ampio spazio caso. Gli inviati di queste emittenti si sono stabiliti ad Avetrana. Sembra quasi che il piccolo paese pugliese sia diventata la capitale d’Italia.

Nei giorni scorsi, Bruno Vespa ha tirato fuori di nuovo il plastico a “Porta a Porta”, per spiegare meglio come sono andati i fatti. Manco fosse un magistrato. Purtroppo, il tizio di Rai 1 non è il solo a “lucrare” sulla morte di una ragazzina. Venerdì(22 ottobre), Gianluigi Paragone  ha messo da parte la battaglia “anti Sud” per parlare del delitto di Avetrana a “L’ultima Parola”. Molti non se lo domandano, ma quali sono le conseguenze di questa ampia risonanza mediatica?

Il “fenomeno” creare una sorte di “moda”. Tutti vogliono esserci per apparire. Se prima la gente organizzava i pullman turistici per recarsi al Santuario di Padre Pio o alla Madonna di Loreto(località citate solo per fare un esempio), ora le persone si radunano per una gita turistica ad Avetrana. E’ incredibile quello che sta accadendo. Il sindaco di Avetrana, Mario De Marco, è stato costretto a chiudere alcune strade di accesso alle abitazioni di Scazzi e Misseri per l’elevato numero di “turisti”. Per oggi si prevedono un gran numero di autobus proveniente dalla Basilicata e dalla Calabria.

Questo non è niente. L’elevata esposizione mediatica può trasformare un assassino in un “divo” famoso. Fermiamoci un momento e riflettiamo su come la TV stia condizionando il nostro modo di vivere. Altro che internet, va regolamentata la televisione. Le “mode” lanciate dalla TV sta portando la società alla deriva.

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