La Brambilla querela “Il Fatto Quotidiano”

Michela Vittoria BrambillaDurante la conferenza stampa di fine anno, Luca Telese ha fatto una domanda scomoda a Silvio Berlusconi. Il giornalista de “il Fatto Quotidiano” ha menzionato il ministro Brambilla e la vicenda del “piazzamento” del compagno all’Aci.

Il ministro non ha preso bene la cosa. Il giorno dopo la conferenza stampa, la Brambilla ha annunciato una querela per diffamazione al giornale “Il Fatto Quotidiano”. Il ministro chiede un risarcimento di 3 milioni di euro per l’articolo “Ufficio di collocamento Brambilla”, l’inchiesta pubblicata il 13 novembre 2010 che ha svelato come una decina di fedelissimi della Brambilla abbiano beneficiato di contratti pubblici al ministero del Turismo.

Dopo l’inchiesta pubblicata da “Il Fatto Quotidiano”, la Corte dei Conti di Roma ha aperto un'istruttoria sull'attività del ministro e sul ministero del Turismo. Stranamente(anzi volutamente), questo piccolo dettaglio non viene menzionata dalla Brambilla. Il ministro ha precisato solo che “i tre milioni saranno devoluti ad iniziative di valorizzazione e rilancio dell’immagine dell’Italia nel mondo”. La Brambilla pretende anche “la sospensione degli autori della diffamazione e del Direttore responsabile per un periodo non inferiore a tre mesi”.

Claudio Varrone, Capo di Gabinetto del Ministro del Turismo, ha dichiarato “L’azione legale contro il Fatto non è volta a tutelare l'immagine del Ministro ma quella delle strutture ministeriali oggetto dell'articolo, ritenuto di contenuto diffamatorio, pubblicato per ben due volte dal medesimo giornale. Trattandosi di un’azione a tutela di una amministrazione statale, la difesa per legge spetta all'Avvocatura dello Stato. Il preteso onere finanziario è pertanto già ricompreso nella voce del bilancio statale prevista per il funzionamento di tale fondamentale Istituzione”.

La replica de “Il Fatto Quotidiano” non si è fatta attendere. La direzione del giornale ha scritto “La ministra Brambilla minaccia Il Fatto e lo fa a scoppio ritardato, visto che gli articoli sulla sua molto personale gestione del ministero del Turismo sono stati pubblicati a novembre, preceduti da una memorabile puntata di Report sulle nomine al vertice dell’Aci. Siamo comunque lieti di poter affrontare in giudizio la ministra che, annuncia, si farà difendere dall’Avvocatura dello Stato, pagata con i soldi nostri. Saremo inoltre lieti di dedicare sul Fatto all’esemplare servitore dello Stato Brambilla una storia della sua mirabolante carriera. Infine, appena ricevuta la querela, la citazione e quant’altro, sarà nostra cura convocare i corrispondenti stranieri in Italia presso la sede della Stampa estera per illustrare al mondo da chi siamo governati”.

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